È una donna elegante e consapevole, dalla femminilità sobria, rigorosa e seducente, che esprime la propria personalità attraverso gesti calibrati, movenze morbide e percezioni impalpabili. Un immaginario iconico ad aver ispirato la collezione FW 2021/22 del giovane couturier bresciano Simone Tessadori.
Mescolando le emozioni suggerite da Roberto Vecchioni nei versi di Milady,
le atmosfere degli anni Venti del Novecento, ma anche lo spirito di rinascita che ha portato un tocco di gioia nella moda degli anni Cinquanta, Simone Tessadori ne ha reinterpretato la seduzione intellettuale su abiti contemporanei. Ma non solo. Ogni capo nasce in Italia con eccellenti tessuti made in Italy che vengono valorizzati nella loro storia e nella loro bellezza.
Obietitvo: proporre una moda etica, in cui creatività e valori si intreccino per contribuire all’economia del territorio, alla tutela della filiera produttiva e della tradizione artigianale italiana.
Con un linguaggio colto e senza tempo, ma fresco e riconoscibile,Tessadori gioca con tessuti materici che regalano meravigliose sensazioni tattili.
Le lane scelte, per esempio, nei faille, nel tartan o nel tweed riportano in vita antiche tradizioni italiane e svelano, in ricercate sovrapposizioni, capi in marocain di seta pura.
Ogni pezzo è studiato perché si inserisca perfettamente negli accostamenti
con le altre proposte della collezione.
Ogni tessuto è drappeggiato sul corpo alternando volumi extra a seducenti tagli asciutti, linee classiche che svelano dettagli inaspettati ed enfatizzano i gesti inebrianti.
Il classico trench con la martingala si lega sul davanti creando un gioco di lacci, la cappa morbida e corta è un abbraccio in cui avvolgersi,
le gonne a tubo sono ripensate con due piccoli spacchi sul retro e gli abiti tubino, che sottolineano la silhouette, si contrappongono con androgini tailleur.
Dai kimono arriva l’ispirazione per le giacche con la chiusura laterale, ma anche per i pantaloni a sigaretta che tornano in collezione interpretati in chiave romantica e sexy: un’alta cintura richiama l’obi con cui si stringe il tradizionale abito giapponese, ma rievoca anche il mondo della lingerie e dei corsetti.
I top rivelano scolli decentrati e dettagli che richiamano il gesto di allacciarsi un foulard intorno al collo.
I colori risvegliano un turbinio di emozioni nel freddo dell’inverno.
L’ottanio e le sue sfumature si accostano al greige e al biscotto, cedendo, alle volte, il passo all’aragosta che riaccende di energia le tonalità polverose. I toni sono assolutamente sofisticati, facendosi sentire nel loro silenzio vellutato.
Stefania Lupi