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Se ami qualcuno o qualcosa, questo a sua volta genererà altro amore in un ciclo infinito e sempre in crescita.

Così Des_Phemmes, brand nato durante la pandemia è cresciuto nutrendosi del dolore e del senso di rinascita, amore, che ne è conseguito. La collezione si costruisce così sul concetto di amore nel suo significato più ampio. La collezione pone le basi e si sviluppa su questa idea di “ricostruzione”, sull’idea di raccogliere i pezzi di qualcosa di rotto per ricreare con essi qualcosa di nuovo, diverso, bello.

Nato intorno alle ossessioni per gli anni ‘90, con rimando ai canoni estetici del decennio e alla sua bellezza disturbata, anche lo stile delle sue creazioni diventa manifesto d’amore. Amore del design per la bellezza sovversiva di Kate Moss scattata da Corinne Day e per quell’atmosfera unica. Così i volumi e le silhouette riprendono in chiave netta gli anni ‘90, diversi capi della collezione nascono da capi indossati da persone della vita del designer, come a volere inserire in collezione qualcosa di personale ed intimo, offrendole al mondo nelle loro “forme” originali, ma trattandole alla Des_Phemmes, e ridandogli come il tema di collezione suggerisce, una seconda vita, sottolineando l’importanza della presenza della forma più che della superficie. Il guardaroba si macchia di nuances acide dando vita ad un total look eclettico e dall’attitude radicale, in cui giochi di layering dei colori e i toni saturi creano degli accostamenti che raccontano di una femminilità emancipata da una sensualità molto più evidente e marcata. La semplificazione della silhouette dei capi è in contrasto stridente con l’eccesso delle superfici, spesso ricamate e lavorate, un’operazione costante di opposti che parlano tra di loro e si completano, come l’emisfero maschile e quello femminile, indissolubili e necessari l’uno all’altro.

Capi maschili come la camicia da uomo e il cappotto rimangono puri nella loro forma, ma tinti tie-dye o ricoperti da ricami luminosi, mixando il rigore maschile del cappotto con l’espressione femminile delle superfici lavorate. Anche i pantaloni di collezione si evolvono, partendo da una silhouette cargo più sleek tipica degli anni ‘90 ma con colori saturi o in total ricamo, fino ad arrivare a volumi molto over in colori tie-dye, accentuati ed esaltati da luminosi cristalli.

La pelle, applicata su un gruppo di capi dalle forme “pure” e iconiche delle passate collezioni del brand, è il materiale emblematico di questa collezione: forme tipiche del guardaroba maschile 90s vengono lavorate a mano in sangallo di pelle motivo floreale. Realizzati solo in bianco, questi capi diventano rappresentazione perfetta del contrasto tra essenzialità maschile nelle forme e fragilità femminile della lavorazione della superficie, su cui questi enormi fiori sono legati tra di loro da baguette e “deboli” fili cuciti a mano.

Il tie-dye diventa ossessione e si ripresenta su diverse superfici con diversi i trattamenti e mix di colore. È il fil rouge di tutta la collezione e delle collezioni passate e diviene l’elemento chiave per inserire forme pure all’interno dell’universo Des_Phemmes, assecondandone la proporzione e le strutture; in un certo senso fa da fil rouge anche con la stagionalità dell’estate e del mare, rievocandone il riflesso del sole sull’acqua, ma divenendo psichedelico grazie all’utilizzo di colori brillanti; così anche gli splash di ricamo sulle superfici diventano soli cristallizzati e rubati ad un filo d’acqua che brilla di luce.