È iniziato il conto alla rovescia della premiazione dei The World’s 50 Best Restaurants, la classifica dei migliori ristoranti al mondo che sarà annunciata dal vivo durante una cerimonia in programma il prossimo 5 ottobre ad Anversa, nelle Fiandre. Nell’attesa, la prestigiosa top 100 sponsorizzata da S.Pellegrino & Acqua Panna ha rivelato oggi le posizioni dal numero 51 a 100 della classifica dei migliori ristoranti del mondo nel 2021.
La grande sorpresa per l’Italia, alla posizione 52 il tristellato ristorante Uliassi di Senigallia (Ancona), guidato dai fratelli Marco e Catia Uliassi, mentre alla posizione 54 il tristellato ristorante St. Hubertus di San Cassiano (Bolzano), dello chef Norbert Niederkofler, che è salito di ben 62 posti rispetto alla classifica del 2019, quando la lista era stata estesa a 120 ristoranti.
Il sistema di votazione? La lista di The World’s 50 Best Restaurants 2021 è votata da più di 1.000 esperti internazionali dell’industria della ristorazione e da gourmet che hanno viaggiato molto e che compongono la The World’s 50 Best Restaurants Academy. L’Academy, bilanciata dal punto di vista del genere, comprende 26 regioni separate in tutto il mondo, ognuna delle quali conta 40 membri incluso un presidente. Nessuno sponsor dell’evento ha influenza sul processo di votazione, anche perché la società di consulenza Deloitte verifica in modo indipendente la classifica, garantendone l’integrità e l’autenticità sia per il processo di voto, sia per i risultati delle liste.
Tirando le somme, la classifica dal 51esimo al 100esimo in numeri vede l’ingresso di 13 nuovi ristoranti da 9 Paesi, dal Belgio alla Thailandia Ristoranti di 22 paesi distribuiti su 6 continenti. Due le new entry a Tokyo – Sazenka e L’Effervescence – il Giappone conta 5 ristoranti tra le posizioni 51 e 100, il numero più alto di qualsiasi Paese. Seguono Regno Unito, Francia e Spagna con 4 ristoranti a testa. Sono 21 i ristoranti che provengono dall’Europa, 13 dall’Asia e 9 dal Sud America. Due nuovi ingressi – Kjolle e Mil in Perù – sono ristoranti di proprietà di Pía Léon, vincitrice del The World’s Best Female Chef Award, Miglior chef donna al mondo.
La più alta new entry nella lista 51-100 è il ristorante Alchemist a Copenaghen, Danimarca, al numero 58 della lista. Con un balzo di ben 62 posizioni, il St. Hubertus di San Cassiano, in Italia, si segnala per la migliore ascesa rispetto alla classifica 2019, quando la lista è stata estesa a 120 ristoranti. L’elenco include due ristoranti del Sudafrica: Fyn e La Colombe, entrambi a Cape Town
Oltre ad includere molti ristoranti che si trovano in note destinazioni gastronomiche, quest’anno la lista celebra anche le realtà situate in diverse parti del mondo. La città balneare belga Koksijde è rappresentata da Willem Hiele alla posizione 77, mentre La Grenouillère a La Madelaine-sous-Montreuil, nel nord della Francia, appare al No.91. Anche la scena gastronomica di Cape Town brilla con l’ingresso del ristorante Fyn al No.92 e la progressione di La Colombe, che sale di 33 posti al No.81.
Il numero più altro di ristoranti asiatici di sempre
La classifica 2021 comprende il numero più alto di sempre di locali asiatici, con ben cinque Paesi in lista: Nihonryori RyuGin (Tokyo, 51), Il Ristorante Luca Fantin (Tokyo, 73), Sazenka (Tokyo, 75), La Cime (Osaka, 76) e L’Effervescence (Tokyo, 99) in Giappone; Mingles (62) a Seoul, Corea del Sud; Sorn (63), Le Du (72) e Gaa (93) a Bangkok, Thailandia; Vea (71), Belon (88) e Amber (100) a Hong Kong; Indian Accent (82) a Nuova Delhi, India. Quattro i nuovi ingressi 2021: due in Giappone – Luca Fantin e L’Effervescence – e due in Thailandia – Sorn e Le Du.
The World’s Best Female Chef 2021
Premiata con il The World’s Best Female Chef Award, sponsorizzato da Nude Glass, Pía Léon guida due ristoranti che compaiono per la prima volta nella lista 51-100. Kjolle entra al numero 95, dopo aver ricevuto l’Highest New Entry Award nei Latin America’s 50 Best Restaurants 2019. Mil, il ristorante e centro di ricerca di Cusco che Léon gestisce con il marito Virgilio Martínez, debutta alla posizione 90.
Le new entry
Oltre all’Asia, sei Paesi vantano nuovi ingressi in classifica: Danimarca (Alchemist a Copenaghen, 58); Belgio (Willem Hiele a Koksijde, 77); Regno Unito (Brat, 78, e Ikoyi – vincitore del premio American Express One To Watch –, 87, entrambi a Londra); Colombia (El Chato a Bogotá, 80); Francia (Le Clarence a Parigi, 84); Perù (Mil a Cusco, 90, e Kjolle a Lima, 95, entrambi guidati da Pía Léon, vincitrice del premio Best Female Chef); Sudafrica (Fyn a Cape Town, 92).
William Drew, direttore dei contenuti di The World’s 50 Best Restaurants, commenta: “Con ristoranti di 22 Paesi dislocati su sei continenti, quest’anno la classifica 51-100 riconosce una varietà di destinazioni più ampia che mai. Siamo entusiasti di contare 13 ristoranti che entrano in lista per la prima volta, mentre il mondo gastronomico è impegnato a superare le enormi sfide causate dalla pandemia. Non vediamo l’ora di condividere i festeggiamenti alla cerimonia di premiazione il 5 ottobre ad Anversa, nelle Fiandre”.
di Elisabetta Canoro