Si parte il 9 ottobre, ma la Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba continuerà, fra cooking show, laboratori e appuntamenti golosi, fino al 5 dicembre 2021. Fulcro della manifestazione è il Mercato Mondiale del tartufo, con l’Alba Truffle Show, spazio dedicato a seminari e incontri con gli chef. C’è poi la sala per l’analisi sensoriale del tartufo e l’atelier della pasta fresca. Il tutto pensato per valorizzare questo prodotto pregiato, un tartufo dalla forma globosa, spesso anche appiattita e irregolare, con peridio giallo pallido o leggermente ocraceo. Si comincia a raccogliere in tarda estate e si prosegue per tutto l’autunno, fino all’inizio dell’inverno.
Il tartufo bianco d’Alba è una specialità che cresce spontaneamente e che viene raccolta con l’aiuto dei cani, che si addentrano nel bosco alla ricerca del prezioso fungo ipogeo. Per assaggiarne di veramente buoni, niente di meglio del Mercato Mondiale del tartufo, dove è possibile acquistare prodotti che rispecchino le regole decretate da una commissione di esperti per regolarne la vendita.
Come ogni eccellenza che si rispetti, il tartufo deve essere conservato e utilizzato con cura. Per svelarne al meglio profumo e freschezza c’è la “Pepita”, strumento creato da Maison Raynaud, storica casa produttrice di servizi tavola di Limoges, mentre per tagliarlo c’è l’Affettatartufi Alba, ispirato all’intreccio delle radici degli alberi e alle nodosità del tartufo. Per maneggiarlo al meglio, poi, ci sono i guanti disegnati da Patricia Urquiola, in modo da non contaminare l’ingrediente pregiato.
L’evento tornerà in grande stile, con tante novità. A cominciare da un nuovo pezzo del kit per il tartufo bianco: la spazzola immaginata da Job Smeets e dedicata al genio di Giacomo Morra. Un oggetto funzionale e di design, dalla forma che ricorda quella del naso, a sottolineare la suggestiva esperienza olfattiva durante la degustazione. Tra incontri e talk show, tanti anche gli eventi collaterali legati alla manifestazione, a cominciare da Alba Truffle Bimbi, spazio dedicato ai bambini che potranno imparare divertendosi, avvicinandosi al mondo della cucina ma anche a quello del riciclo e recupero dei materiali, in ottica sostenibilità.
I ristoranti della zona, poi, parteciperanno al progetto dando ancora più risalto alla specialità del territorio con menu appositi e piatti speciali pensati per l’occasione, mentre per gli amanti del folclore il 2 ottobre ci sarà una rievocazione storica con tanto di Investitura del Podestà grazie allo spettacolo teatrale realizzato da oltre 400 figuranti, senza dimenticare il Palio degli asini in scena il 3 ottobre.
Info: fieradeltartufo.org/