Curiosi, aperti, sensibili alla bellezza e alle culture del mondo intero: erano così Desmond Knox-Leet, Yves Coueslant e Christiane Montadre, i tre esteti-artisti che creano diptyque a Parigi nel 1961. Il viaggio, reale o sognato, ha sempre fatto parte delle grandi fonti di ispirazione della Maison.
Per i suoi 60 anni, diptyque celebra il gusto per i luoghi lontani, l’arte e il profumo con l’esposizione Voyages Immobiles, con la curatela di Jérôme Sans, coinvolgendo artisti contemporanei di fama internazionale e profumieri che offriranno la propria visione del viaggio, interpretando le destinazioni iconiche di diptyque presso La Poste Du Louvre.
Voyages Immobiles interroga la straordinaria polisemia del viaggio nell’epoca del nomadismo internazionale e dopo lo stravolgimento repentino del nostro mondo che si è ritrovato in un immobilismo globale per poi passare a un’apparente riapertura.
L’arte e diptyque sono legate da un vincolo indissolubile. L’artista malgascio Joël Andrianomearisoa è stato scelto per celebrare Parigi, la sua città del cuore, e l’artista belga Johan Creten per rendere omaggio a Venezia, la città di cui colleziona i bronzi. Per evocare Milea in Grecia, diptyque ha coinvolto la pittrice e scultrice Zoë Paul, residente ad Atene, e per sublimare il suo Paese, il Giappone, ha chiamato il fotografo, scultore e architetto Hiroshi Sugimoto. Infine, è stata assegnata allo stilista Rabih Kayrouz la mitica Byblos, città vicino alla quale è cresciuto.
Un viaggio tra le culture, dunque, per scoprire se stessi e il mondo. La quarta iniziativa del sessantesimo anniversario di diptyque può essere riassunta in poche parole: Il Grand Tour. Le edizioni eslcusive realizzate dagli artisti rappresentano una prima assoluta per la Maison. Cinque opere e altrettanti universi commisurati all’importanza dell’evento, propizi all’evasione e al risveglio dei sensi e della fantasia.
Eco contemporanea della storia della Maison e del trio di fondatori, questa proposta esprime la passione per il viaggio, reale o immaginario, e il gusto per la scoperta dell’altro che hanno caratterizzato diptyque, alimentandone la visione e la curiosità, fin dall’inizio. Per diversi secoli, generazioni di giovani aristocratici – e più tardi, artisti e scrittori – si imbarcavano in viaggi attraverso l’Europa alla ricerca della conoscenza. Il Grand Tour era il nome dato a questo viaggio educativo e di iniziazione che trova la sua eco nelle origini di diptyque.
Per commemorare questi 60 anni, diptyque si mette in viaggio alla ricerca di destinazioni da scoprire, tornando ai fondamenti della propria identità per celebrare le sue ispirazioni e creazioni iconiche.
Nella loro scia, il profumo del viaggio. Parigi, Venezia, Milies, Kyoto e Byblos prendono vita in cinque creazioni profumate, in edizione limitata. Destinazioni che hanno ispirato candele, profumi e ovali profumati.
Per il primo scalo del Grand Tour, la candela Paris modello classico passeggia nel suo abito in un gradiente di blu e grigio, tra antiquari e librai. Nella sua scia, i profumi del legno cerato e dei libri d’epoca, ma anche le note minerali dei pavé parigini.
Poco lontano da Venezia si trova l’isola-orto, il secondo scalo. Qui, il basilico fresco dialoga con i peperoni verdi. Gli accenti vivi del mandarino rispondono alle note del vetiver. In fondo a una strada, l’eau de toilette, in un cofanetto da 3 flaconi da viaggio. Non lontano da Venezia, una Venezia verde.
I sentieri del Monte Pelio partono dal mare e arrivano a Milies, il terzo scalo. Sulla strada, campi di fico cinti da cipressi. Poco oltre, il profumo di elicriso incontra la freschezza del vento mediterraneo. L’ovale profumato Milies e le sue perle di marmo…
La candela Byblos modello grande, nel suo vaso di terre mêlée al suo passaggio emana un profumo di caffè torrefatto, di note di cedro. Si sente, sospeso nell’aria, un accenno di seme di cardamomo. Il tempo si ferma nel grande suk ottomano.
In equilibrio sui fiori, un nuovo scalo: l’eau de toilette Kyoto. Traendo ispirazione dall’Ikebana, l’arte della composizione floreale giapponese, si affida a tre fragranze: la rosa, per l’uomo, l’incenso, per il cielo, e il vetiver della terra. Sul flacone, un tessuto dal motivo Sarayi, disegnato dai fondatori di diptyque. Una composizione di ritmi e di colori.
Stefania Lupi