Quest’anno La passione per la settima arte è stata raccontata diversamente, mettendo al centro l’attenzione alle persone, alla sostenibilità ambientale, fino alla valorizzazione del saper fare che si celano dietro un’opera cinematografica.
Succede ogni anno da quasi settantotto anni. Ancora una settimana è Biennale Cinema 2021 finirà, guardando increduli i dati della manifestazione, sfogliando le foto del Red Carpet, e l’emozione condivisa in sala per film che nonostante la pandemia sono riusciti ad uscire, grazie lo sforzo di tutti. Si parlerà anche dei molti talk show di sostegno alla categoria e della prossima edizione che sarà migliore di quella conclusa. Un programma questo anno ricco di film intensi come quello di Paolo Sorrentino che non ha saputo trattenere l’emozione durante i nove minuti di applausi che hanno riempito la sala Grande della Biennale di Venezia dopo la proiezione in anteprima “E’ stata la mano di Dio”. Ad aprire questo anno il Concorso Ufficiale è stato Madres Paralelas di Pedro Almodovar, in gara per il Leone d’Oro dopo 33 anni di assenza dalla kermesse veneziana. Una pellicola evocativa e intensa che descrive il percorso ospedaliero di due donne che stanno per diventare madri, una adolescente e l’altra matura. Il film ha come protagonista Penèlope Cruz, musa del regista spagnolo che quest’anno raddoppia la sua presenza sul Red Carpet con Competencia Oficial degli argentini Gastón Duprat e Mariano Cohn, una commedia brillante sul narcisismo che affligge il mondo dello spettacolo.
Grande curiosità ci è stata per Spencer di Pablo Lorrain, regista cileno, che si è cimentato in un biopic su Lady Diana, restituendo al pubblico una Diana inesplorata, colta nel momento più difficile della sua vita. Fra i ritorni in Laguna segnalo il film “Qui rido io” di Mario Martone, un omaggio ad Eduardo Scarpetta, grande attore comico e commediografo della Napoli dei primi del’900, interpretato dall’infaticabile Toni Servillo, al lido con tre opere.
Nella sezione Fuori Concorso ho trovato interessante la nuova versione cinematografica di Dune di Denis Villeneuve, che ha come protagonista una delle coppie più cool del momento Timothée Chalamet e Zendaya, affiancati da un cast stellare composto tra gli altri da Rebecca Ferguson, Josh Brolin, Jason Momoa e Charlotte Rampling. Oltre ai grandi nomi dello star system, ci è stata la possibilità di scoprire nuovi autori e sguardi diversi con la sezione Orizzonti che si occupa di introdurre opere non convenzionali e più sperimentali o della sezione Giornate degli Autori, dove ho potuto vedere il corto “I and The Stupid Boy” diretto da Kaouther Ben Hania e commissionato a Miu Miu per Women’s Tales. che esplora la vanità e la femminilità del XXI secolo. E rispettando la tradizione di cinema e moda, il nostro magazine ha raccolto giorno per giorno gli abiti e accessori da sogno, raccontati attraverso una gallery di immagini nel segno dello stile ed eleganza.
Di Alberto Corrado