Viste le prestazioni da super sportiva non poteva che chiamarsi Sian, che in dialetto bolognese significa appunto Fulmine. Prima vettura della casa bolognese con motore ibrido, ossia un V12 accoppiato ad un boost elettrico, che abbinati arrivano a sviluppare 820 cv ed una velocità massima di ben 350 km/h con una accelerazione da 0-100 che si compie in soli 2,8 secondi.
Ne verranno prodotti solo 63 esemplari in versione coupe’ e 19 in versione roadster, che abbinati danno vita al numero 1963, ossia l’anno in cui Ferruccio Lamborghini diede vita al prestigioso marchio di Sant’Agata. Questi esemplari limitati, saranno destinati a pochi fortunati che potranno permettersi di sborsare quasi 3 milioni di euro.
Molte sono le novità tecnologiche della nuova Sian, partendo dal motore ibrido che abbina una grande potenza ad una straordinaria leggerezza, e l’architettura leggera mild-hybrid ha un supercapacitore agli Ioni di Litio tre volte più potente di una batteria dello stesso peso.
La Sian è stata pensata per offrire la più ampia gamma di personalizzazioni possibili per il cliente finale, dalla scelta dei materiali esterni che possono essere completamente in carbonio, con colori su campione, verniciature sfumate e specifiche livree, agli interni con un trim dedicato e un’infinita possibilità di combinazioni di colori e materiali. La trazione è integrale controllata elettronicamente con il differenziale posteriore autobloccante meccanico .
L’Interno è da vera sportiva, ma curato nei minimi particolari, dove emerge l’impronta tipica di Aud. Per quanto concerne la tecnologia di bordo, c’è una diversa disposizione dello schermo dell’infotainment che viene posizionato in verticale, come sulla Huracan EVO e con un tasto è possibile cambiare elettronicamente la trasparenza del vetro sul tetto, per far passare più o meno luce .
Per quanto concerne la guida su strada , come tutte le Lambo, e’ divertimento alla stato puro , con un sound davvero unico ed emozionante, come solo i V12 aspirati sanno regalare. Ad oggi gli esemplari previsti sono già quasi tutti venduti, a testimonianza di quanto “appeal” abbia il marchio Lamborghini nel mondo.
di Stefano Rusconi