Al MiMo di Milano e’ stata presentata in anteprima mondiale la nuova Huayra R erede della Zonda. Come fu per la sua predecessora anche la Huarya R sarà la Pagàni più potente di sempre, con ben 850 cv e 750 nm di coppia. Vettura dalle prestazioni entusiasmanti la nuova R sarà però utilizzabile solo in pista , non verrà omologata per uso stradale e sarà prodotta in soli trenta esemplari al prezzo di 2,6 milioni di euro, destinata insomma a pochi collezionisti.
La vettura è stata progettata con la collaborazione della compagnia tedesca HWA di Affalterbach, specializzata in vetture da corsa. Il telaio sarà in carbonio e titanio, il motore un V12 aspirato e il cambio sarà un sequenziale a sei rapporti.
Il peso sarà di soli 1.050 kg e la nuova monoscocca incorpora integralmente i sedili, insieme a specifiche strutture laterali per l’assorbimento d’urto e al roll-bar, così da garantire protezione e sicurezza al pilota. Essendo una vettura progettata esclusivamente per la pista , l’aerodinamica ha avuto una cura particolare da parte dei progettisti , in grado di assicurare un adeguato carico , infatti a 320 km/h la vettura assicura 1.000 kg di downforce.
Tutto ciò e’ stato possibile grazie al fondo piatto, alla grande ala posteriore allo specifico diffusore, ai due profili sul cofano in grado di migliorare la velocità di estrazione dell’aria e “stabilizzare” l’auto, e alle due prese d’aria laterali, concepite per raffreddare l’impianto franante e per deviare il flusso d’aria verso le fiancate. L’abitacolo pur essendo pensato per una vettura da pista ha la solita cura dei dettagli tipica di ogni Pagàni , con i comandi essenziali riposti sul volante , che per facilitare l’accesso e’ estraibile.
Tramite il display ad alta risoluzione del cruscotto centrale è possibile monitorare lo stato del veicolo, mentre i sedili sono ancorati alla scocca e la pedaliera è regolabile, così da adattarsi al meglio al pilota. Anche la gommatura e’ da corsa, con i Pirelli P Zero versione slick: anteriori 275/675 R19, posteriori 325/705 R19. Dedicato anche l’impianto frenante con dischi carbo-ceramici CCM-R autoventilati, accoppiati a pastiglie racing.
di Stefano Rusconi