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È il mio poker pantesco, quattro realtà straordinarie, tutte con caratteristiche diverse, che li rendono unici”. Ritrovo Mauro Adami a Pantelleria, in luoghi d’eccezione consacrati all’ospitalità, il Sikelia Resort, Coste Ghirlanda, Pantelleria Dream Resort, Parco dei Sesi, veri e propri scrigni sull’isola, alla deriva tra l’Europa e il Nord Africa. Il pluripremiato wedding designer esordisce così raccontandoci del suo nuovo ‘rifugio’, dove trascorre gran parte del tempo quando non è impegnato a fare ciò che da sempre gli riesce meglio: organizzare matrimoni da sogno. Preparativi, abiti, fiori, location e food diventano tutti elementi centrali, protagonisti di un vero e proprio spettacolo en plein air, palcoscenico teatrale dove a guidare sono le emozioni di un’esperienza indimenticabile, quella del giorno più importante della vita di una coppia.

Da quanto tempo ti occupi di wedding? Cosa ti affascina di questo mondo? La mia passione per il Wedding credo che sia nata già nella mia prima fanciullezza. Da piccolo adoravo le feste organizzate e i festeggiamenti dei matrimoni ai quali i miei genitori con gioia mi portavano. Erano altri tempi, allora erano occasioni veramente conviviali per vivere con gioia e stile il matrimonio. Dopo anni di stilismo e di esperienze formative nel mondo della moda e del teatro, ho visto il matrimonio come una scena en plein air, a tutto tondo dove, non solo l’abito di cui ormai ero protagonista come stilista della nuova generazione di stilisti degli anni Novanta, ma ancor più potevo vestire, costruire ed allestire l’emozione di un momento unico, desiderato, progettato ed organizzato con la cura dei dettagli. Punti forza sono sempre stati dialogo e preparativi, tradizione e innovazione; abiti, fiori, cibo, location tutti elementi che contribuivano e contribuiscono nel mio immaginario creativo artistico ad organizzare un evento Wedding secondo uno stile impeccabile.

Come si diventa wedding designer?Sensibilità, esperienza, formazione, tanti casi sperimentati e conosciuti rendono l’esperienza di un wedding designer completa. Non si finisce mai di imparare e devi essere sempre attento, curioso, verso l’inaspettato, ciò che ogni coppia ti può portare e raccontare con la sua storia e la sua umanità. Ogni matrimonio, ogni evento, ogni coppia sono per me un arricchimento; curo e ricerco i miei sogni nella progettazione sapendo che mi arriveranno tante nuove emozioni e suggestioni che costruiranno la realizzazione di altri futuri magnifici eventi.

Nonostante le difficoltà del 2020, sei stato insignito di importanti riconoscimenti? Malauguratamente il 2020 ha visto il dilagare della pandemia, il mondo, non solo del matrimonio e degli eventi, ma tutti i settori sono stati investiti da una crisi senza precedenti. Vivendo di costume, fashion e società, ho reagito con tenacia e con caparbietà creative, per poter cogliere il lato ‘costruttivo’ di una situazione difficilissima. Bisogna saper trovare sempre nuove soluzioni, immaginare nuovi spazi e dimensioni, con stile e sicurezza. Saper affrontare una crisi è anche una questione di esperienza. Nel mio caso ho cercato di reagire provando a rinviare, rimodulare, ridisegnare i matrimoni in programma; comunicare un nuovo modo di emozionarsi perché si potesse vivere ancora pienamente un’occasione così importante. Tutto questo in un momento che vede nuove tendenze affacciarsi all’orizzonte e nuovi approcci prendere vita, che auguro agli sposi di far propri per vivere semplicemente il meglio di ogni dettaglio. I primi futuri sposi che ho ricevuto in questo anno mi spronano a fare sempre meglio e guardare al futuro con fiducia.

Passione, competenza, sensibilità estetica, esperienza, ‘follia’ creativa, cosa contribuisce a rendere unico e così apprezzato il tuo lavoro? Credo nei sogni credo nella capacità di poter trasmettere la gioia esplosiva, la mia passione che rende esclusivo e firma il mio modo di pensare, di disegnare. Non so quale sia il segreto so che mi dedico con tenacia da anni a realizzare i sogni dei futuri sposi, ascoltando le loro richieste, anche quelle non dette.
I gesti della coppia, le esigenze della famiglia, la volontà di festeggiare con gli amici, tutto questo è la base del progetto che andrò a realizzare per far sentire gli sposi e i loro invitati al centro della scena: noi non siamo che registi di artisti capaci di rendere memorabile il ricordo di un evento ben riuscito. Sicuramente gli anni di formazione nella moda e la capacità di creare e innovare, nella progettazione dei miei eventi c’è sempre qualcosa di inconsueto che rende speciale ogni evento.

Il matrimonio green si riconferma il fil rouge anche delle celebrazioni del 2021. Alla luce dei profondi cambiamenti che ha portato la pandemia, rispetto allo scorso anno l’approccio degli sposi è più consapevole? Mi auguro che sia veramente così. Gli sposi consapevoli hanno ridimensionato i loro desideri e le loro priorità, hanno accettato i cambiamenti necessari, altri non accettano di rinunciare a nulla. L’aspetto green, declinato nel tema rustico o shabby-chic, vedrà prevalere scenari all’aperto, campagne, isole colline l’Italia è piena e possiamo veramente rappresentare l’Italia non testing con un qualche cosa di innovativo ho scelto delle isole proprio per essere il nuovo palcoscenico e sei pioniere di un mondo che in maniera molto forte possa rappresentare una nuova tendenza che null’altro è che la proposta di soluzioni creative a nuovi scenari facciamo sì che diventino delle mode in modo.

Gli ultimi trend parlano della maggior attenzione che viene data all’aspetto olfattivo del matrimonio e del rinfresco di nozze, che profumo ha il tuo matrimonio ideale? L’aspetto olfattivo è per me fondamentale. Sentori di radici, di sottobosco, di ginestra e di macchia mediterranea, profumi di pinete profumi di tramonti e di viaggi, di pura emozione si fondono come le note musicali creando lo stile e la traccia dell’evento. Momenti che sappiano rendere impressi nella memoria. L’elemento olfattivo crea suggestioni durante tutto il percorso, in modo naturale, grazie ad oli essenziali o profumi nei decori che sprigionano un’emozione ‘inebriante’.

Quanto invece la location? Quali consigli dai agli sposi? Qual è invece la tua location ‘del cuore’?
La location per il matrimonio italiano è fondamentale. Per anni ho vissuto e lavorato tra Stati Uniti e Russia e Giappone dove all’interno di luoghi senz’anima venivano ricostruiti scenari dal sapore italiano: il vero palcoscenico è l’Italia, con le sue location autentiche, masserie e bagli, vigneti, palazzi storici.
Ho sempre cercato di anticipare i trend, promosso luoghi speciali come il Lago di Como, Venezia, la Toscana, La Costiera Amalfitana.
Ed è al mare che guardo ora con il progetto di Pantelleria, la perla nera del Mediterraneo, un’isola lontano da tutto, sofisticata, perfetta per matrimoni autentici, originali, esclusivi. Pantelleria regala scenari mozzafiato, tramonti incredibili, benessere, una natura che sa di pietra e colori materici, in una paletta di colori che passa dai Verdi di natura improvvisa a tocchi di grigi e nero.

Quali sono i segreti di un matrimonio perfetto?Credo nell’armonia, credo che il segreto sia sapere armonizzare i vari elementi. Il professionista del WEDDING è colui che sa ascoltare la coppia e proporre degli elementi che rappresentino qualcosa di suggestivo. L’accoglienza e lo stile, l’eleganza rin- novata, resa contemporanea, può assumere forme diverse ma mettendo sempre a proprio agio tutti, in modo da rendere ogni momento del matrimonio, dai preparativi alla festa, momenti indimenticabili.

di Elisabetta Canoro