Grand Tour, la mostra itinerante alla scoperta della straordinaria tradizione e contemporaneità della ceramica italiana, attraverso la collezione di rappresentanza dell’Associazione Italiana Città della Ceramica – AiCC – fa tappa quest’anno a Firenze, ospitata per la prima volta da ARTIGIANATO E PALAZZO nel Giardino di Palazzo Corsini.
“Avere la possibilità di presentare al pubblico la bella mostra “GRAND TOUR” ci emoziona, perché descrive con intelligenza e gusto, ciò che il nostro paese ha saputo tramandare nelle tante “città della ceramica” raccontando – come solo il pane del resto sa fare – le diversità di ogni regione, territorio, frazione in un caleidoscopio di forme, colori e sapori”, dichiarano Sabina Corsini, Presidente dell’Associazione Giardino Corsini e Neri Torrigiani, ideatore ed organizzatore di ARTIGIANATO E PALAZZO.
L’esposizione, a cura di Jean Blanchaert, Viola Emaldi e Anty Pansera e coordinata da Giuseppe Olmeti, è composta da oltre 170 opere provenienti da 15 regioni per 45 comuni italiani, centri di produzione ceramica depositari di un saper fare straordinario tramandato da secoli: dalla Puglia al Veneto, dalla Sicilia e Sardegna alla Liguria e Piemonte, dagli Abruzzi alla Romagna e alla Toscana.
“Nel nostro progetto espositivo – afferma Massimo Isola, Sindaco di Faenza, Presidente dell’Associazione Italiana Città della Ceramica – AiCC – il materiale e l’immaginario si incontrano in questi lavori, opere uniche che rappresentano capolavori in ceramica, storie di singole botteghe e di decine di comunità, diffuse in ogni angolo della penisola.”
Le opere esposte in Mostra sono riedizioni di pezzi storici o produzioni moderne, testimoni di stili diversi: dall’Arcaico al tardo Medioevo, dal Rinascimento al Settecento, dal Neoclassico al secolo dei Lumi, al Liberty e al Decò, fino al Design contemporaneo. Oggetti di uso comune o puramente decorativi, ispirate a forme e decori storici che, attraverso l’artigianato artistico, diventano simbolo condiviso di una identità territoriale che si rinnova di generazione in generazione e sa essere contemporanea: contenitori per la tavola, dalle forme semplici o complesse, dal grande “piatto da parata” alle “famiglie” dei vasi e delle brocche, anse e “bocche” all’insegna di un’ergonomia consolidata dal tempo, non solo ornamentali ma di servizio. Ma, anche, piccoli complementi/articoli di fantasia che caratterizzano i territori: dal ciuccio o asinello, di Vietri alle teste di moro del nostro Sud, così come per le pigne.
“Una produzione che coniuga l’ “etica” – all’insegna della sostenibilità che caratterizza sempre più i nostri tempi (aggiornati smalti e cristalline) -, con l’estetica, testimonianze di gusti consolidati dalla tradizione (forme e “abbellimenti” decorativi), che ci immerge non tanto nella storia del costume quanto nella storia di quelle “arti minori/applicate” che si stanno riprendendo il palcoscenico”, afferma Anty Pansera, curatore della Mostra insieme a Jean Blanchaert e Viola Emaldi.
L’Italia viene così raccontata a Grand Tour da ceramiche dalle forme e dai segni più svariati: a volte è il decoro a prevalere, altre volte è la figura, dal segno graffito alla pennellata, e altre ancora la plastica, eseguita a mano libera o a stampo. Allestita nella grande Limonaia restaurata del Giardino Corsini, è visitabile fino al 6 giugno.
MOSTRA “GRAND TOUR” 29 maggio – 6 giugno 2021
Giardino di Palazzo Corsini | Via della Scala, 115 Firenze | Ingresso libero