Le ville in Veneto sono un importantissimo patrimonio per tutta la regione e rappresentano gli sfarzi dell’antica repubblica di Venezia tra il XIII e il XVII secolo. Per l’occasione abbiamo deciso di visitarne alcune a bordo della nuova Tesla Model 3 nella versione Long Range.
Tra le ville più importanti del Veneto c’è sicuramente “Villa Contarini” situata nella bellissima piazza di Piazzola sul Brenta. E’ una delle ville più grandi e maestose di tutto il Veneto, sulla riviera del Brenta e la sua costruzione si deve al Palladio. Fu commissionata dalla famiglia padovana dei Carraresi e successivamente ereditata dai Contarini. Lunga ben 180 metri al suo interno svela saloni imponenti ed eleganti, degni dello sfarzo dell’epoca e regala uno splendido parco, perfettamente conservato in puro stile barocco.
Qui ci arriviamo a bordo della nostra Tesla model 3, appena ristilizzata, con piccole migliorie che la rendono ancora più accattivante e performante. Nuovi inserti per gli interni, nuove modanature di colore nero per gli esterni e sopratutto la nuova pompa di calore, disponibile sia per la Model 3 Long Range che per la Performance, composta da un compressore, un evaporatore e un condensatore, che catturano il calore residuo emesso dai componenti elettrici del veicolo, riciclando questa energia per riscaldare l’abitacolo migliorando così l’autonomia delle batterie che ora arriva a ben 580 km. La guida come sempre risulta fluida e precisa ma all’occorrenza può essere sportiva ed esuberante con prestazioni di tutto rispetto. Ricordiamo infatti che lo 0-100 viene coperto in soli 4,4 secondi.
Guidando da Villa Contarini verso Villa Pisani a Stra’, ci rendiamo conto di quanto sia confortevole e rilassante la guida nel misto, lungo le curve che ci guidano verso la nostra meta. Sempre precisa e sicura la vettura permette diverse impostazioni di guida , con diverse tarature e regolazioni. Il consumo di energia, guidando entro i limiti consentiti è davvero sorprendente anche se schiacciando maggiormente sull’acceleratore i consumi hanno un’impennata improvvisa. Ma d’altronde come tutte le vetture performanti quando ci si vuole divertire bisogna essere pronti a pagarne il prezzo.
Lungo il percorso proviamo diverse volte la frenata, che risulta sempre pronta e decisa , arrestando la vettura in spazi contenuti. I nuovi “doppi vetri” rendono la vettura ancora più silenziosa, per un comfort sempre maggiore. Più comodo il porta oggetti anteriore che ora gode di una chiusura “soft touch” scorrevole e il nuovo carica cellulare wireless che consente la ricarica di due apparati contemporaneamente. In tutto relax arriviamo a Villa Pisani, in quel di Stra’, altra Villa Veneta di notevole fattura, anch’essa sulle rive del Brenta, location preferita dalle famiglie nobili dell’epoca, in quanto continuazione naturale del Canal Grande e quindi molto comoda per la vicinanza a Venezia.
Anche qui troviamo grande sfarzo e un grande parco naturale di rara bellezza, anch’esso perfettamente conservato e curato. Il tempo di qualche scatto, per evidenziare la bellezza del passato al confronto con le linee armoniose e eleganti di Tesla , che perfettamente si sposano con il fascino del rinascimento Veneto, e siamo pronti a ripartire in direzione Villa Foscari, nota come “ La Malcontenta”. La nostra autonomia è ancora buona e per ora non serve alcuna sosta per ricaricare. Lungo il percorso effettuiamo qualche sorpasso, rendendoci subito conto di quanta spinta si abbia con una leggera pressione sul pedale dell’acceleratore, uscendo in pochissimi secondi da tale manovra.
Stiamo guidando in “modalità standard” quindi con tutta la potenza a disposizione ma potremmo posizionarci in modalità “Comfort” rinunciando ad uno stile di guida sportivo a vantaggio però di un minor consumo di energia. In men che non si dica raggiungiamo la nostra destinazione, che si presenta a noi in tutta la sua bellezza e regalità. Costruita nel 1560 dal Palladio per la Famiglia Foscari, in località Mira, ha un’eleganza quasi regale, cosa non comune alle altre ville venete dell’epoca disegnate dal Palladio. Nel 1996 è stata inserita tra i beni patrimonio dell’umanità da parte dell’UNESCO.
La leggenda narra che il soprannome Malcontenta si debba ad una Dama di casa Foscari che fu relegata tra le mura della stessa per la sua condotta licenziosa. Ciò che invece non possiamo relegare tra le mura di casa e’ la nostra Tesla , che al contrario ha bisogna di spazio e asfalto per correre in tutta sicurezza verso nuove mete. Il passato ci ha insegnato ad apprezzare il lavoro e le opere dei nostri antenati, il futuro invece ci insegna che per l’uomo non ci sono limiti invalicabili, e Tesla ne è la dimostrazione migliore. Una volta ci fu il Palladio, oggi abbia un altro artista capace di creare delle vere e proprie opere d’arte, il padre fondatore di Tesla , ovvero Elon Musk , un maestro dei nostri tempi.
di Stefano Rusconi