Tutto il lusso e il confort di un superyacht in 27 metri , è l’originale Wally WHY200, l’ultimo modello a motore sviluppato dal design team Wally guidato daLuca Bassani, insieme a Ferretti Group Engineering Department, con la collaborazione dello studio Laurent Giles NA per l’architettura navale e dello Studio A. Vallicelli & C per l’interior design.
Da 25 anni brand di riferimento nello yacht design grazie a modelli avanguardisti che hanno sempre precorso tempi e mode, oggi Wally punta al segmento dei superyacht compatti con il WHY200, 200 tonnellate di stazza lorda e una lunghezza di costruzione che consente di immatricolarlo come imbarcazione sotto i 24 metri. Una barca unica, capace di offrire il comfort e lo spazio di uno yacht dislocante di misura più grande, uniti alla velocità e alle prestazioni di un semi-dislocante.
«Oggi più che mai è difficile passare del tempo con i nostri cari; per questo, quando riusciamo a stare insieme, dobbiamo fare in modo che sia un momento speciale per tutti, indipendentemente dall’età e dagli interessi. Con WHY200 abbiamo realizzato un’imbarcazione fruibile in famiglia o con gli amici, che non scende a compromessi, sfidando tutti gli stereotipi legati al concetto di yacht e al suo utilizzo», ha detto Stefano de Vivo, Managing Director di Wally. «Mantenendo la registrazione dello yacht sotto i 24 metri alla linea di carico e puntando su un innovativo design “full-wide-body”, siamo riusciti ad ottimizzare i costi di gestione e di ormeggio offrendo contemporaneamente il comfort, il volume e gli spazi di uno yacht di taglia superiore».
Incorporando quello spazio prezioso normalmente destinato ai camminamenti esterni in un unico salone a tutto baglio, l’area living open space del WHY200 raggiunge l’impressionante superficie di 61 metri quadrati. Più grande del 50% rispetto ai saloni nella stessa categoria, è servito da una scala strutturale e centrale in carbonio che collega i tre ponti. Come optional si può avere un layout con una cucina a vista. Straordinari sono gli spazi di questo primo Full Wide Body, oltre 200 mq di area living al coperto ,inclusi gli spazi interni dell’upper deck e del main che misurano, rispettivamente, 22mq e 100 mq. Il ponte inferiore – secondo il layout scelto – può ospitare tre o quattro cabine doppie per gli ospiti, mentre la zona equipaggio è la più grande della categoria, con 32 metri quadrati che comprendono cucina, servizi e tre cabine per un massimo di cinque persone.
«Per Wally è prioritario che l’armatore viva un’esperienza unica e intensa a bordo del suo yacht, per questo da tempo pensavamo di realizzare una struttura in vetro che, avvolgendo interamente il ponte principale, regalasse un’emozione totalmente nuova. Oggi la tecnologia ci ha finalmente permesso di farlo e liberando volume extra all’interno, abbiamo creato qualcosa di assolutamente inedito: una strepitosa suite padronale di 37mq a prua del ponte principale, che supera ogni precedente capolavoro stilistico. Grazie alle ampie finestrature l’armatore godrà, dal suo letto, di una vista ininterrotta a 200 gradi, come se fosse a diretto contatto con il mare. È una sensazione meravigliosa, siamo particolarmente orgogliosi di quello che abbiamo ottenuto con questo layout rivoluzionario», ha commentato Luca Bassani, fondatore e Chief Designer di Wally.
Un’area esterna di 144 metri quadrati consente godere dell’area aperta protetti da sole , vento e pioggia, il top senza montanti si prolunga verso poppa a protezione del main deck e i pannelli di vetro laterali riparano la zona pranzo e relax e garantendo un panorama mozzafiato su tre lati e creando un unico ambiente che si estende senza soluzione di continuità con il salone principale al di là delle porte scorrevoli a tutta altezza. Il top allungato si traduce in una zona poppiera sensibilmente allargata sul ponte superiore, accrescendo lo spazio a disposizione degli ospiti, che potranno scegliere se rilassarsi sui lettini, o pranzare al riparo. Una grande porta scorrevole conduce all’interno vetrato che comprende timoneria e sky lounge, con una sovrastruttura in carbonio che riecheggia, nell’estetica pulita e angolare, i leggendari Wallypower. L’accesso alla zona di prua avviene dalla timoneria, attraverso due porte laterali.
Il divertimento della crociera comprende le attività a diretto contatto con l’acqua e il WHY200, anche sotto questo aspetto, è insuperabile: le murate abbattibili, per iniziare, espandono l’area del beach club al livello di quelle tipiche dei superyacht, con una superficie di 32mq e accesso al mare su tre lati, in una configurazione assolutamente inedita. Inoltre, ben due garage nascosti, in grado di ospitare un tender di quattro metri e numerosi water toy, offrono una capacità di stivaggio senza precedenti per yacht di questa categoria.
Il nuovo WHY200 si distingue anche per le prestazioni, è il primo Wally Hybrid Yacht: ottimizzato per navigare sia in assetto dislocante sia in quello semidislocante, si colloca alla perfezione tra gli yacht voluminosi ma più lenti e quelli plananti, veloci ma inevitabilmente contenuti negli spazi. Grazie all’architettura navale di ultima generazione e al sistema propulsivo, WHY200 potrà navigare all’impressionante velocità di 20 nodi in modalità “hyper displacement” quando il tempo a disposizione è poco e le aree da esplorare sono tante, o quando si tratta di affrontare brevi spostamenti. Quando invece la velocità diventa trascurabile rispetto all’efficienza, per esempio durante i trasferimenti o le crociere a lungo raggio, cambierà assetto adottando una modalità più contenuta in termini di velocità e consumi.
Anche in termini di architettura e ingegneria navale, il WHY200 soddisfa tutti gli alti standard, grazie alla stabilità della carena e agli stabilizzatori a pinna e giroscopici, la vita a bordo del WHY200 sarà incredibilmente piacevole. Dopo numerosi test effettuati nella vasca navale della Solent University a Southampton, UK, la carena è stata ottimizzata da Wally e Ferretti Group Engineering con lo studio di architettura navale Laurent Giles, per garantire il massimo livello di comfort a diverse velocità. Alla base del concept del WHY200 c’è anche il suo sistema propulsivo Volvo pod, decisivo per ottenere una sala macchine che massimizzi l’area living sul ponte inferiore e che assicuri, allo stesso tempo, manovrabilità e agilità al timone.
«Ci siamo sempre impegnati per superare i limiti del possibile nella nautica da diporto, con l’obiettivo di indicare la strada per i successivi 20 anni. La nascita di WHY200 è stato un processo molto entusiasmante. Da un’indagine condotta tra gli armatori di yacht di queste dimensioni e tipologia, è emerso che spazio e tempo hanno un ruolo decisivo nella scelta di un’imbarcazione; così, abbiamo deciso di potenziarli al massimo con il WHY200», ha concluso De Vivo.