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La Thailandia, una meta dalle mille sfaccettature e dalle mille possibilità, adatta ad accontentare i palati di qualunque viaggiatore: dagli amanti delle spiagge e delle bevande a base di cocco da sorseggiare con i piedi docilmente accarezzati da tiepide acque cristalline fino agli appassionati
della vita notturna e degli sky bar, i locali tipici di Bangkok che offrono una vista a 360 gradi da altezze vertiginose, impreziosendola con drink serviti dai migliori barman del sud est asiatico. Ma anche cultura e tradizione, templi immersi nelle foreste e villaggi rurali incontaminati che offrono la
possibilità di trascorrere alcuni giorni nella quiete della campagna, fra risaie e banani.

Se apparteniamo alla prima categoria, le scelte non mancano, le spiagge della patria del sorriso sono famose in tutto il mondo e rese celebri da molteplici film, tra i quali non possiamo non menzionare “The Beach” con un Di Caprio in versione backpacker che si ritrova in una spiaggia paradisiaca ed incontaminata, oggigiorno meta ambita e gettonatissima. In questo periodo, in cui il viaggiare è un sogno riposto in un cassetto che aspetta di essere riaperto non appena la situazione lo consentirà, chi non vorrebbe trovarsi in un posto simile?

La Thailandia si sta attrezzando per garantire quanto prima una tale possibilità e tra le mille proposte che offre andiamo a raccontarvi una piccola isoletta particolarmente interessante, per diverse ragioni: Ko Samet. Un lembo di terra due ore di auto da Bangkok, una soluzione già interessante quindi per chi vuole visitare la città dalle mille luci e soggiornare poi in un vero e proprio paradiso senza dover affrontare ulteriori spostamenti in aereo o lunghe trasferte con altri mezzi. Viene infatti definita dagli abitanti della capitale “l’isola della Domenica”, la scampagnata al lago del week end in salsa esotica insomma.

Nonostante la vicinanza alla grande città tuttavia, quest’isola dalle
dimensioni contenute (misura circa 7 km da nord a sud) è ancora poco toccata dal turismo di massa straniero ed è inserita in un’area protetta, il Ko Samet National Park, che ne ha preservato le bellezze naturali e fermato la cementificazione. Il luogo ideale per gustare la Thailandia in totale armonia. Non mancano tuttavia i resort affacciati alle spiagge incontaminate e in perfetta sinergia con la rigogliosa natura, con villette sulla spiaggia dotate di ogni comfort e molteplici punti ristoro
con i piatti prelibati della cucina Thailandese, da molti considerata la migliore del mondo.

Un altro elemento che rende quest’isola particolarmente interessante per una vacanza all’insegna del relax è il clima. Nonostante, la poca distanza dalla costa, percorribile con barche di ogni tipo e preferenza, da quelle più lente per assaporare l’attesa del paradiso cullati dal docile mare ai veloci
e lussuosi offshore per chi non vuole perdersi nemmeno un minuto lontano dalle spiagge di questa meraviglia, Ko Samet è uno degli arcipelaghi meno piovosi dell’intera Thailandia, per una serie di favorevoli circostanze geografiche che limitano la stagione delle piogge da Maggio a Luglio. Perfino durante questo periodo tuttavia, le piogge sono relativamente scarse, rendendola appetibile quasi per l’intero anno. Nonostante le modeste precipitazioni la vegetazione è rigogliosa ed offre al visitatore uno spettacolo maestoso.

Molteplici le possibilità per chi non si accontenta di una giornata in spiaggia o in piscina attorniato da tanta meraviglia, dall’esplorazione dei piccoli villaggi presenti alle gite in barca alla ricerca dei punti migliori per osservare la splendida fauna sottomarina. A noi però ha particolarmente colpito una gita in un’isoletta antistante a Ko Samet, raggiungibile in pochi minuti di barca, l’isola delle tartarughe, un vero e proprio santuario permanente dedicato a queste longeve creature, che vengono qui curate, nel malaugurato caso in cui si feriscano o restino impigliate nelle reti da
pesca, ma anche studiate con particolare attenzione. L’isola è oltretutto un altro paradiso in terra, con la vegetazione che declina con poesia verso piccole spiaggette accarezzate da docili acque dalla temperatura estremamente mite.

Un piacere per il corpo ma anche per lo spirito che si rigenera nella quiete di una così mirabile pace, entrando in sintonia con il lento ritmo di queste creature preistoriche. Una volta guarite, le tartarughe vengono lasciate nuovamente libere con celebrazioni accompagnate da musica e feste, attirando un buon numero di spettatori che, sotto gli occhi vigili dei volontari, possono partecipare attivamente a questo momento particolarmente commuovente. Vederle muoversi verso l’oceano ha un che di magico. Un’emozione garantita che vi farà tornare in casa con nuove ed emozionanti storie, oltre ai racconti dei panorami incontaminati. Garantiamo noi, non ve ne pentirete.

Per informazioni su viaggi e prenotazioni:
TAT – ente del turismo Thailandese di Roma
Via Barberini 68, Roma
www.turismothailandese.it
email: info@turismothailandese.it

di Tommaso Teruzzi