L’ultimo nato è il Falkensteiner Hotel Kronplatz aperto il 17 dicembre a Plan De Corones, in provincia di Bolzano. Le prossime tappe saranno a Licata e Cortina d’Ampezzo. Il Gruppo Falkensteiner non si ferma, nonostante il periodo e rilancia con nuovi opening, puntando sul Belpaese. A firmare il nuovo cinque stelle, un gioiello di design, è il noto architetto Matteo Thun, che ha plasmato quattro edifici dedicati alle quattro stagioni, per un totale di 97 camere e suite ultramoderne.
Immerso nel scenografico scenario paesaggistico a ridosso degli impianti di risalita, l’albergo si trova a Riscone, vicino a Brunico e appartiene alla Premium Collection Falkensteiner, della categoria “Adults Only” (ospiti ammessi dai 14 anni compiuti in su) e “Attività & Sport” (ovvero struttura dedicata agli amanti delle attività stagionali sia indoor che outdoor).
Innovativo il concept gastronomico: protagonista la cucina altoatesina locale con i suoi gusti raffinati e netti, le carni di qualità, le paste e i canederli rigorosamente homemade e i dolci, ma l’idea di 7Summit Slow Food, il ristorante gastronomico del Falkensteiner Hotel Kronplatz, va oltre e si fonda sul mix con ricette a alimenti più rappresentativi delle aree del pianeta. Si spazia così dal Giappone all’Argentina, dal Tibet al Perù, dall’Alaska alla Tanzania, con chef internazionali ospiti ogni mese a fianco del team guidato dall’executive chef Reinhard Daverda, specificando che “Non sarà una cucina fusion, ma il susseguirsi di stili a tavola che richiameranno queste sette aree montane del pianeta, con la carta che cambierà dunque ogni mese”. Si parte con la cucina tradizionale giapponese con influenze europee e internazionali del ristorante Mochi di Vienna, e già presente come brand in un Falkensteiner in Carinzia.
“Siamo molto lieti di inaugurare nella terra da cui proveniamo un nuovo hotel che vuole introdurre un concetto di ospitalità evoluto e dedicato agli amanti della montagna che non si accontentano di una semplice visita di questa zona alle porte delle Dolomiti. Allo stesso tempo, siamo felici di dare un prezioso contributo a tutta alla crescita di tutta l’area, con questo hotel che sarà aperto per 365 giorni all’anno”, ha detto Otmar Michaeler, ceo del gruppo alberghiero Falkensteiner.
Nel frattempo, il Gruppo sta rimettendo a nuovo anche il Falkensteiner Family Hotel Lido di Casteldarne in Val Pusteria, quattro stelle superior, il primo del brand, che riaprirà in agosto: era infatti al 1957, quando Maria e Josef Falkensteiner – sudtirolesi doc – inaugurarono la loro pensione proprio a Casteldarne (oggi il gruppo è guidato, oltre che dal citato Michaeler, anche da Erik e Andreas Falkensteiner, figli di Josef e Maria). In poco più di 60 anni, da un piccolo hotel a conduzione familiare è nato un gruppo di successo con circa 2.500 collaboratori distribuiti in 31 strutture, per un totale di oltre 4.500 camere, spingendosi oltreconfine. Oltre che in Italia, infatti, dove gli hotel sono distribuiti tra Sud Tirolo, Veneto, Calabria e Sardegna, si contano strutture anche in Austria, Croazia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Serbia e Montenegro; 28 hotel da 4 e 5 stelle a marchio Falkensteiner Hotels & Residences, più 3 strutture con appartamenti e un Premium Camping, e il marchio FMTG Development e Michaeler & Partner, azienda consulente per lo sviluppo di progetti turistici.
Prossima fermata, la Sicilia, con un’apertura a Licata prevista nel 2022 e l’anno successivo anche Cortina d’Ampezzo, con un ulteriore cinque stelle – in cantiere è già partito – che attenderà dunque gli ospiti in vista delle Olimpiadi invernali Milano-Cortina del 2026. Intanto vale la pena scoprire il, Falkensteiner Hotel Kronplatz sfruttando l’allettante offerta “Opening Special”, ch propone uno sconto del 15% per due notti in camera doppia deluxe con cene al 7Summit e due trattamenti Acquapura Mountain Spa, un paradiso del benessere che riproduce i quattro elementi della natura di montagna: roccia, acqua di fonte, sole d’alta quota e aria di montagna. Tra i tanti plus, una parete da scalata artificiale che attraversa tutto l’edificio in altezza, dalla piscina coperta di 25 metri a quella rooftop riscaldata open air, dove lo sguardo spazia sulle cime innevate.
di Elisabetta Canoro