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Chiude temporaneamente per riaprire più bello che mai. L’iconico Four Seasons Hotel Milano verrà completamente ristrutturato da gennaio. Aree comuni, il ristorante e il bar, le camere e le suite, e tutte le sale meeting saranno riviste e rivisitate, di volta in volta, durante tutto l’anno per essere completate entro la fine dell’anno. “È un nuovo entusiasmante capitolo per Four Seasons Hotel Milano”, ci ha detto Andrea Obertello, direttrice di Four Seasons Hotel Milano, “Abbiamo un’incredibile opportunità di reinventare quello che è già un hotel iconico con un grande patrimonio, in una delle migliori posizioni del mondo, e renderlo il luogo più ammirato della città”.

Ricavato negli spazi di un ex convento del XV secolo e inaugurato nel 1993, da allora l’albergo ha goduto di un’enorme popolarità tra personalità e repeters, che lo prediligono per la sua posizione strategica nel cuore del quadrilatero della moda di Milano, ma anche per l’impeccabile servizio firmato Four Seasons. Primo albergo del prestigioso brand alberghiero canadese ad aprire in Europa continentale, è da sempre sinonimo di eleganza, stile ed eccellenza nel panorama meneghino e oggi torna così a brillare, quasi a volersi lasciare alle spalle questo anno difficile ed essere anche simbolo di rinnovamento e rinascita.

A progettare l’intera ristrutturazione è stata chiamata l’architetto spagnolo Patricia Urquiola, che già aveva seguito il restyling della Spa. Specializzata in product design e interni, con studi svolti presso l’Università Politecnico di Milano sotto il designer Achille Castiglioni, vanta tra i suoi progetti, anche Il museo del Gioiello di Vicenza, progetti retail e allestimenti per Gianvito Rossi, BMW, Cassina, Ferragamo, Flos, Missoni, Molteni, Pitti Uomo Firenze. Senza dimenticare che ha realizzato prodotti per le più importanti società italiane e internazionali, quali Agape, Alessi, Baccarat, Boffi,De Padova, Driade, Flos, Kartell, Kvadrat, Louis Vuitton e che alcuni dei suoi prodotti sono esposti nei maggiori musei di arte e design, tra cui il MoMa di New York, il Musée des Arts decoratifs di Parigi, il Museo di Design di Zurigo, il Vitra Design Museum di Basilea, il Victorian&Albert Museum di Londra, lo Stedelijk di Amsterdam, e il Museo della Triennale di Milano. 

Al favoloso giardino interno, ricavato nei chiostri dell’antico monastero, sarà invece Flavio Pollano, esperto architetto paesaggista e agronomo, specializzato in “verde verticale”, botanica e progettazione di giardini, già protagonista di progetti rinomati in tutto il mondo, inclusa la parte paesaggistica del Padiglione Italia alla Dubai 2020 World Fair.

Si parte con la nuova Lobby e la nuova lounge, completamente ripensate insieme al ristorante e al bar, che avranno anche un’identità completamente rinnovata. Si riconferma al timone della brigata di cucina l’executive chef Fabrizio Borraccino, saranno invece interamente rielaborati la proposta gastronomica e il menu, sempre nell’ottica di soddisfare una clientela eterogenea e internazionale, restando però fedeli alla cifra stilistica dello chef, focalizzata sulla selezione degli ingredienti. Entro la primavera del 2021 sarà completata la prima fase di ristrutturazione, l’hotel riaprirà quindi ma proseguiranno i lavori di ristrutturazione delle camere, delle suite e delle sale meeting, senza ‘interferire’ né alterare il servizio.

Di Elisabetta Canoro