di Elisabetta Canoro
Di recente è stato premiato come Miglior Luxury Design Hotel in Italia ai World Luxury Travel Award. Nel circuito Curio Collection by Hilton, l’Aleph Rome Hotel torna a dialogare con il mondo dell’arte e della bellezza in una nuova mostra di arte contemporanea. Protagoniste le opere di Giuseppe Modica che, dopo il successo della mostra di Tommaso Cascella, porta la sua tensione metafisica nell’accogliente Hall dell’hotel, aperta agli ospiti e ai visitatori esterni. Da tempo scenario di prestigiose mostre di artisti contemporanei, in un programma curato dalla gallerista Gabriella Perna, oggi si trasforma in un contenitore ideale della tensione metafisica dell’artista siciliano.
“In questo difficile momento riteniamo sempre più importante rafforzare il nostro legame con il bello e con la qualità”, ha dichiarato Massimiliano Perversi, general manager dell’Aleph Rome Hotel “l’attenzione per il benessere e il piacere dei nostri ospiti ci portano a proseguire, tra l’altro, il programma espositivo iniziato mesi fa. Gli ospiti dell’albergo e i romani appassionati d’arte contemporanea potranno fruire liberamente della nostra mostra, perché crediamo che l’intrattenimento culturale possa rappresentare un momento di arricchimento e piacevolezza, elementi quanto mai importanti in ogni periodo d’ incertezza”.
La pittura si fa specchio e al tempo stesso superficie e profondità. La luminosità del salone dell’albergo, impreziosito da essenziali marmi dai colori tenui, si colora della palette di colori di Modica, in cui il blu, ora intenso e ora polveroso, fa da file rouge nei paesaggi metafisici dell’artista. Un volo di fantasia, che trasporta il visitatore tra natura e skyline urbana, sospesi tra cielo, nuvole, mura e monumenti.
In totale, dieci opere, olio su tela, che creano una narrazione pittorica incisiva ed efficace, e che circondano il visitatore trasportandolo nella dimensione onirica tanto cara a Modica, dove il dato reale perde la sua connotazione naturalistica e diventa qualcosa di altro, in una sorta di sospensione, tra sogno e straniamento magico. Il tutto sorretto da equilibrio spaziale e rigore essenziale.