di Stefano Rusconi
In tempo di Covid, lontani dai saloni nautici, Azimut ha deciso di affidare a Gabriele Muccino la presentazione del suo ultimo nato, il “Magellano 25” con un corto in cui viene esaltata la bellezza e l’arte di questo yacht di ultima generazione. Il tutto si è svolto nella splendida cornice della storica piazzetta di Portofino. Il corto sarà in visone anche al salone del cinema di Roma. Il Magellano 25 appartiene alla classe di navette semi-dislocanti, tipologia di imbarcazioni sulla quale Azimut ha puntato molto sin dalla metà degli anni duemila.
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Il progetto è stato affidato all’architetto Vincenzo De Cotiis, nome fino ad oggi sconosciuto nel mondo della nautica ma molto affermato nel mondo dell’arte contemporanea e nell’arredo di interni. Per gli esterni le linee moderne e filanti sono opera invece di Ken Freivokh. Il vero fiore all’occhiello di Magellano risiede però nella nuova carena Dual Mode, che attraverso un sistema di pattini per il galleggiamento a basse velocità e di deviazione dei flussi d’acqua per la planata offre l’efficienza sempre corretta di una carena dislocante per le lente crociere e al tempo stesso le performance di una carena planante per quelle ad alta velocità.
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Presente anche l’Active Trim Control, il sistema di correzione automatica dell’assetto che migliora ulteriormente il comfort. La velocità massima è di 25 nodi e quella di crociera di circa 20, garantita da due motori Man che sviluppano una potenza totale di 1.400 cavalli. La stabilizzazione è affidata a un sistema di pinne elettriche Humphree. In tutto questo Azimut non dimentica la sua attenzione verso l’eco-compatibilità. Per l’esterno abbonda l’ uso del carbonio mentre per l’interno gli architetti si sono affidati alla vetroresina.
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Grandi spazi aperti contraddistinguono gli interni dove vengono esaltati i contrasti tra i materiali. Anche questa volta Azimut ha saputo cogliere nel segno dando vita ad un’imbarcazione esclusiva e raffinata, come del resto lo sono tutte le sue creazioni.