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di Maurizio Trezzi

In questo 2020 vincere il premio come miglior bar al mondo è certamente un’immensa soddisfazione ma non si può esattamente sapere quando se ne potranno raccogliere i frutti. Infatti il Connaught Bar di Londra, perla dell’omonimo Hotel 5 stelle dell’elegante quartiere di Mayfair ha chiuso i battenti, che aveva riaperto solo a metà settembre, proprio lo stesso giorno in cui è stato incoronato primo nella classifica dei 50Best Bar of the World.

Almeno per un mese, se tutto andrà per il meglio, non sarà infatti possibile gustare i cocktail preparati dallo staff di Agostino Perrone e Giorgio Bargiani, il duo italiano da oltre 10 anni alla guida dello splendido locale inserito nel meraviglioso hotel londinese sin dalla sua apertura – come Prince of Saxe Coburg Hotel nel 1815 – riferimento dell’alta hotellerie della capitale britannica cosi come il suo bar in stile anni ’20.
I locali a Londra sono tutti chiusi, cosi come è stata a porte chiuse la cerimonia che – via Zoom – è stata l’apoteosi dei due bartender italiani, saliti sul gradino più alto del podio dopo il secondo posto dello scorso anno.

Cocktail “tailor made” cioè fatti su misura per il cliente. Questa è la filosofia del Connaught, sia ci si trovi al banco un facoltoso uomo di affari asiatico, una bellissima modella americana o Pierce Brosnan – già proprio lui uno dei James Bond del grande schermo – che a Mayfair apprezza, ovviamente, il Connaught Martini. Nonostante i tempi difficili, il maestro della mixology Agostino Perrone e il suo team sono entusiasti della loro vittoria: “Abbiamo lavorato tanto per raggiungere un risultato che stavamo cercando, dopo molti piazzamenti fra i top ten volevamo il primo posto”. Qualità e costanza sono la chiave del successo, cosi come la preparazione di tutto il personale impegnato dietro e davanti il bancone e coordinato dall’assistente manager Maura Milia.

La pandemia ha avuto effetti devastanti a livello mondiale per tutto il settore dell’ospitalità. “In questi mesi bui in cui si sono spente le luci del nostro locale – ha detto il mixologist manager Giorgio Bargiani – abbiamo trascorso più tempo possibile connettendoci con i clienti, con i colleghi e con tutti gli esperti del settore attraverso i social media. Ora siamo felici e fiducioso per l’anno che verrà perché questo riconoscimento è una grande un’iniezione di energia e di creatività”. Il Connaught ha preceduto nella classifica Dante, locale newyorkese del Greenwich Village, primo nel 2019, che a differenza dei vincitori è ancora aperto anche se con l’arrivo del freddo inverno statunitense può disporre solo del 25% dei posti all’interno, il che significa avere solo 18 persone in sala.

Ancora Europa per il terzo posto andato al The Clumsies di Atene. Tavolo da biliardo divani, collezioni di vinili e una lista di cocktail eseguiti in maniera impeccabile che unisce innovazione ai grandi classici sono i tratti distintivi del locale greco. In classifica fra i primi 100 bar del mondo anche locali italiani. Il migliore è il 1930, lo speakeasy di Flavio Angiolillo e Marco Russo del Mag Café a Milano salito in 25° posizione. Venti posizioni più indietro il Drink Kong di Roma regno di Patrick Pistolesi. Fra i migliori anche un altro bar romano il Freni e Frizioni del barman Riccardo Rossi e l’Officina Milano di Giorgio Santambrogio.

La World’s 50 Best Bar Academy è composta da 540 esperti del settore di tutto il mondo. Il periodo di valutazione di questa edizione si è svolto tra gennaio 2019 e marzo 2020, quindi solo un po’ ridotto a causa della pandemia. E ora non resta che guardare avanti con fiducia e con la speranza di poter presto ad accomodarsi nei lussuosi salotti ai bellissimi
banconi di queste templi della mixologia.

Ecco la classifica dei primi 10 dei 50 Best Bar of the World:

  1. Connaught Bar, London, UK
  2. Dante, New York, USA
  3. The Clumsies, Athens, Greece
  4. Atlas, Singapore
  5. Tayēr + Elementary, London, UK
  6. Kwānt, London, UK
  7. Florería Atlántico, Buenos Aires, Argentina
  8. Coa, Hong Kong, China
  9. Jigger & Pony, Singapore
  10. The SG Club, Tokyo, Japan