Si chiama KTI REALITY, ed è un progetto fotografico insolito per la stilista Kristina Ti, che decide di rinunciare a un catalogo nel senso classico del termine e di avventurarsi in un percorso creativo lontano dai suoi standard. Sceglie di fotografare 8 donne normali, che si sono autocandidate per diventare le protagoniste della nuova campagna KTI, sceglie un fotografo non di moda, un provocatore, un fotografo di rottura con una forte carica drammatica, sceglie di raccontare 8 storie attraverso degli scatti forti e pieni di energia.
Spiega Kristina Ti: “8 donne, 8 capitoli, 8 storie Per ognuna di loro ci siamo fatti raccontare in poche righe cosa piace e cosa no, per ognuna abbiamo scelto una location diversa, la metropolitana, un bosco, una casa / studio ecc Per ognuna di loro sono stati realizzati 10 scatti attraverso le quali si sono raccontate, attraverso i quali le abbiamo conosciute”. E continua: Cristina: “ Dopo un anno come questo, dopo il lockdown, la paura, le scelte coraggiose, tornare a fare un catalogo nel senso classico del termine per me era impossibile. Non avevo voglia di immagini patinate, ma di realtà. Mi sono imbattuta nelle foto di Steve e le ho trovate dure, drammatiche e incredibilmente intense. Ho immaginato cosa poteva nascere dall’incontro tra il mio mondo fatto di sensualità e femminilità e il suo...”
“Quando mi hanno chiesto di realizzare degli scatti per Kristina Ti pensavo fosse uno scherzo, non c’è niente di più lontano delle mie foto dall’immaginario di Cristina, la sua delicatezza, leggerezza. Ma dai contrasti nascono sempre progetti interessanti” commenta Steve Panariti, fotografo originario di Torino, una carriera fotografica iniziata nei primi anni 2000 come fotografo di moda per uno studio che si occupava di fashion design per grossi brand. “Mi sono fatto spazio in questo settore inizialmente come secondo fotografo, dopo aver studiato fotografia per diversi anni. “Pur continuando a lavorare nel campo della moda, ho iniziato a vedere il bello anche in altro e così mi sono avvicinato alla street photography.”