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Di Elisabetta Canoro

Nel cuore della capitale iberica apre il primo Four Seasons spagnolo, all’insegna dell’eccellenza.

Include un albergo cinque stelle e 22 residenze private il nuovo Four Seasons Hotel Madrid and Private Residences, inaugurato di recente nel cuore di Madrid, il primissimo hotel di Four Seasons in Spagna, un nuovo sofisticato indirizzo per soggiorni dorati nella capitale. Ma a renderlo unico sarà la Spa più grande della città, un vero e proprio rifugio wellness sviluppato su quattro livelli, con piscina interna illuminata da luce naturale e terrazza solarium affacciata sui tetti di Madrid. E ancora, la cucina di alto livello curata dallo chef Dani Garcia (3 stelle Michelin).

Dani sarà allo stesso tempo un tempio di esplorazione gastronomica e un ambiente informale: all’ultimo piano dell’hotel, il ristorante e il bar offrono una vista panoramica sulla città e sulle colline circostanti. Dani accompagna ogni momento della giornata, dalla colazione al pranzo nel dehor, dall’aperitivo con tapas e vini autoctoni alla cena. Il conviviale El Patio è invece il regno dell’executive chef Omar Mallen, che qui guida un team internazionale proponendo piatti della tradizione locale, ma anche dolci e piccola pasticceria, disponibile anche da asporto.
All’offerta di ristoranti e bar dell’hotel si aggiungerà a breve anche Isa, un gastrobar che offrirà tapas di ispirazione asiatica abbinate a cocktail creativi preparati da Sophie Larrouture, bar manager. Per il soggiorno, a disposizione dei fortunati ospiti, 200 tra camere e suite inclusa la Suite Royal unica nel suo genere, dalla forma triangolare, con soffitti a doppia altezza. Il nuovo arrivato darà lustro all’intero quartiere tra Puerta del Sol e Plaza de Cibeles, che verrà impreziosito con nuove aree pedonali, bar, ristoranti e il centro commerciale di lusso Galería Canalejas. Ricavato dalla ristrutturazione e valorizzazione di sette edifici storici, il progetto architettonico è stato realizzato su progetto dell’Estudio Lamela, mentre gli interni sono opera di un team internazionale di designer tra cui BAMO, BG Architecture, Martin Brudnizki, AvroKO e Luis Bustamante. Nel rispetto dell’edificio originario, sono stati conservati oltre 16.700 manufatti: vetrate, intonaci e carpenteria metallica sono stati reinstallati.