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La collezione Autunno Inverno 2020, per celebrare i 10 anni del brand l’arabesque, è un richiamo alla prima collezione realizzata 20 anni fa da Chichi Meroni. Una rivisitazione per attualizzare le forme e i tagli, che in parte si rifanno ai principi dell’estetica giapponese in chiave contemporanea: l’asimmetria, le scomposizioni e le sovrapposizioni, il naturalismo con i grandi fiori a contrasto applicati sulla gonna di velluto, un omaggio ai fiori giganti dell’artista Yayoi Kusama.  Anche in questa collezione di pret-a-couture si ritrovano i grandi fiocchi, da sempre presenti nelle collezioni della designer milanese, come nelle sue iconiche maglie e camicie marinières.

Come tutte le sue collezioni “pret-à-couture”, anche l’autunno inverno 2020 è realizzata dalle sapienti mani di 10 sarte che, da più di 20 anni, seguono e realizzano tutte le creazioni della maison da un’autentica sartoria. I tessuti sono tra i più pregiati: dal tweed di lana alla lana cotta, al casentino;  dal tulle floccato e il velluto, allo skai abbinato al neoprene, al crêpe envers satin, e ai rasi. 

Per chi ancora non lo conosce, l’Arabesque è un cult store nel centro di Milano, in Largo Augusto, che accoglie e racconta una nuova retorica della meraviglia attraverso un raffinato intreccio di elementi di rara bellezza. Un luogo dove convivono le due collezioni contemporanee di abbigliamento disegnate da Chichi Meroni, L’arabesque e L’arabesque Black, per donna e uomo, ispirate a un’eleganza senza tempo ma con un “twist” contemporaneo, da pezzi di design degli Anni ’50 e ’60,  un’ importante archivio di abiti e accessori vintage, sfavillanti bijoux d’epoca, libri “introvabili” di design, moda e arte, fragranze Haute Parfumerie, servizi couture esclusivi. Il tutto accompagnato dal meglio delle ricette tipiche della cucina di una Milano dimenticata. 

Un vero e proprio punto di ritrovo e di scoperta per tutti gli amanti dell’ arte, della moda, del design e della cucina, inaugurato il 29 settembre 2010 e nato dall’estro di Chichi Meroni, autentica protagonista dei luoghi e degli eventi della cultura meneghina, cresciuta tra moda e design frequentando fin da ragazza le personalità più creative e brillanti che hanno contribuito a fare la storia di Milano.

Il termine “Arabesque”non è stato scelto a caso…., tanto è vero che questa parola definisce le straordinarie figure ornamentali moresche che rappresentano forme stilizzate di piante ed animali e ne traducono il concetto in una vivace e visionaria trama dove i sogni si trasformano in realtà: uno scrigno prezioso composto da diversi ambienti,  si può indugiare sulle molteplici creazioni esposte e dove i sensi hanno l’opportunità di esplorare emozioni dimenticate e nuove suggestioni. Un petit salon de curiosités che ospita colori, profumi, sapori, forme, giochi di luci e ombre, opere d’arredo, libri, tessuti, abiti e accessori unici nel loro genere. Un lifestyle de rêve che interrompe il quotidiano arricchendolo con straordinarie identità d’epoca,  per celebrare attraverso la sua estetica visionaria il legame intramontabile tra moda, design e gourmandise. 

Punto d’incontro dalle mille sfaccettature è L’Arabesque Café, un raffinato ristorante, un caffè letterario, un luogo di design, un salotto con angolo libreria dove poter acquistare una speciale selezione di libri d’immagine. Il ristorante L’Arabesque Café si contraddistingue per lo stile e l’arredo degli ambienti, dal gusto raffinato e moderno, che rappresentano il complemento ideale agli store attigui di moda e design. Una cornice perfetta per assaggiare gustose ricette che rivisitano in chiave moderna i piatti tipici milanesi, ispirandosi al libro cult “C’era una volta a tavola”(edito nel 1999), una raccolta di immagini e ricette realizzata da Chichi Meroni, per raccontare la cucina e la tavola della sua tradizione familiare attraverso una ricerca estetica elegante e raffinata. Particolare attenzione è rivolta alla ricerca delle materie prime, al recupero di tradizioni culinarie dimenticate, come le diverse preparazioni del pesce di acqua dolce, alle tendenze ed esigenze contemporanee, come la ricerca e l’ideazione di estrosi piatti vegetariani, alle nicchie gastronomiche del territorio e agli ottimi vini. Un luogo per assaporare il piacere della scoperta e il gusto della tradizione, nel pieno rispetto della filosofia a km 0. 

L’ampia zona bar, caratterizzata dal bancone ispirato a un’opera di Paolo Buffa e realizzato in legno biondo con scanalature sagomate seguendo le tecniche degli Anni ’50, offre un’occasione per un piacevole intermezzo durante la giornata, grazie alle molteplici e squisite proposte della Caffetteria: piccola pasticceria, freschissimi smoothies, le madeleines e le torte con il vero sapore di una volta.

Dalla zona ristorante si passa a un angolo salotto, La Librairie, uno spazio perfettamente inserito all’interno del locale e arredato con elementi originali degli Anni ’50, dove si possono trovare oltre ai magazine internazionali più di tendenza, pubblicazioni speciali (italiane e internazionali) anche di piccole ma preziose case editrici indipendenti,  accuratamente scelte per trovare posto in uno spazio limitato che deve ospitare una selezione definita e ricercata che rispecchi sia  il “mondo arabesque” le esigenze  dei suoi clienti. Sono designer, architetti, collezionisti, scuole di fashion e design, appassionati lettori ma soprattutto chi è impegnato nella ricerca di tutto ciò che riguarda la moda, il design e l’arredamento, la fotografia, la grafica, i gioielli, i tessuti, l’arte.