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Se prima era una tendenza ora è una certezza – complice la restrizione alla quale siamo stati tutti costretti – che la parola d’ordine riguardo la casa è comfort. Abbandonati stili minimalisti degli anni passati, ambienti finto-lussuosi e sterili, ciò su cui oggi architetti e committenti si trovano d’accordo è proprio la scelta di dare sempre più spazio e personalità agli ambienti ma soprattutto alla zona living, che oltre ad essere una sorta di biglietto da visita delinea la cifra stilistica del progetto. Anche la sostenibilità è entrata a far parte della vita di case e oggetti e insieme al vintage, a opere d’arte e a forme più morbide, offre quel connubio perfetto per una casa contemporanea.

Un pensiero pienamente condiviso da Giuliano Andrea Dell’Uva, architetto napoletano che come un sarto raffinato crea ambienti e case avvolte dalle citazioni colte di oggetti, opere d’arte e soluzioni architettoniche immediatamente riconoscibili e attribuibili al suo genere e stile.

La casa del 2021 quali saranno le tendenze?

Le ultime tendenze nel design puntano a due idee principali: la prima sulle iniziative più ecologiche e sostenibili. Materiali insoliti e nuovi che provengono dal riciclaggio, per un costante e crescente rapporto tra natura e tecnologia. La seconda, che è anche un trend, è la trasformazione degli ambienti giorno, studiati per essere più spaziosi, dove stare insieme e socializzare, ecco perché cucina e area living si fondono per dar vita ad un’area multifunzionale.

Quali saranno i nuovi valori che arricchiranno spazi e ambienti? 

Materiali naturali e nuova vita all’artigianato, riscopriremo spontaneamente il valore delle maestranze delle nostre zone. Terre smaltate e cotture speciali ci riporteranno ai brillanti smalti già sperimentati negli anni ‘70, le stonalizzazioni saranno il valore aggiunto perché naturali. Dopo questo periodo di chiusura forzata nelle nostre case, rafforzeremo il concetto di convivialità, già anticipato negli anni passati. Salotto e cucina saranno sempre più legati, la zona dedicata alla cottura assumerà una forma ben definita, come un oggetto o una scultura; la confonderemo con i mobili o la considereremo l’orgoglio di chef casalinghi, non la chiameremo più cucina. Non ci saranno spazi persi, via il più possibile corridoio e disimpegni. Sentiremo il bisogno di creare anche all’interno di normali appartamenti dislivelli con zone rialzate che ci consentiranno di godere al meglio della vista esterna, qualsiasi essa sia, per ammirare il più possibile lo spazio che ci è stato fin troppo proibito in questo 2020.

Anche a Barbara Ghidoni architetto tra i fondatori dell’affermato studio Storage Associati di Milano, che ha firmato importanti progetti di aziende della moda, negozi e abitazioni sofisticate, abbiamo chiesto di raccontarci la sua visione: “Le case del 2021 saranno certamente più attente alla trasformazione che sta avvenendo nella nostra epoca, sia a livello sociale che ecologico. Si cerca di utilizzare materiali “eco” come calce ed intonaco derivati da materie naturali e sistemi che rispettano l’ambiente e le risorse energetiche in generale. Tutto ciò si concretizza con la home technology che permette di avere case ed appartamenti “attivabili“ attraverso semplici app e smartphone in modo che la gestione  remota  controlli dal riscaldamento, all’accensione di luci, lavatrici, forni fino alla spesa nel frigorifero. Ma questa proiezione verso una casa multimediale si scontra con un’altra filosofia dell’ecosostenibilità che si basa sul riciclo.

Da progettista internazionale come sarà il vivere moderno?

Sono diverse le filosofie del vivere un appartamento oggi, dettate da architetti che affrontano questo tema progettando case futuristiche e futuribili, più vicine ad un manifesto di fantascienza, trasformandone i canoni della qualità del vivere. Il formalismo odierno, genera spesso un discapito delle qualità imprescindibili di uno spazio domestico. Le nuove costruzioni di oggi, oltre che sull’impatto estetico e compositivo accattivante dell’esterno, sono concentrate nel suggerire un modo di vivere meno italiano e più globalizzato, includendo spazi quali piscine,   palestre per i soli condomini che insieme ad altre tipologie di zone ricreative da un lato innalzano il valore della costruzione ma dall’altro ne cambiano lo scenario. Uno degli aspetti positivi della moderna progettazione è il basso impatto energetico e dei consumi dell’intero manufatto, che oltre a fattori etici ne innalza notevolmente il valore stesso della costruzione.

Questi interventi che nascono con grande frequenza nelle zone riqualificate delle città più ricche economicamente, cambieranno il modo di vivere dei proprietari che ne usufruiranno, oltre che il panorama urbanistico. Il mio auspicio è quello di pensare che la casa del futuro non possa tenere in considerazione i volumi, le altezze generose che un tempo erano imprescindibili e che oggi invece sono ridotte ai minimi di legge per questioni meramente economiche.

Quale scenario auspichi nei prossimi anni?

Mi auguro che in una società dove le connessioni interpersonali sono supportate solo dalla tecnologia, la casa del futuro possa essere un ritorno alla vera convivialità ed ospitalità, reale, fatta di persone vere. Voglio poter pensare che la casa del nostro prossimo futuro non perda di vista ciò che il passato ci ha regalato come insegnamento, ovvero i valori del buon vivere”. Fortunatamente realizzo progetti per una clientela il cui approccio al vivere contemporaneo, lo intende in modo moderno e senza rimanere ancorati al passato ma trascinando nell’oggi ciò che racchiude il vero valore dell’abitare uno spazio domestico.

Personalmente da progettista mi auguro che si compiano passi avanti per tornare indietro” dove il salotto torni ed essere realmente un luogo centrale nella disposizione della propria abitazione, occupando il maggior numero di metri quadrati all’interno dell’appartamento. Altro ambiente fondamentale è la cucina, che completa di ogni confort, si possa fondere con il salotto. Un’isola minimale ma attrezzata che permetta una reale condivisione della cena, iniziando dal cucinarla personalmente mentre intorno si chiacchiera con gli ospiti. Le camere da letto divengono più piccole e ridotte ai minimi termini lasciando spazio ad un guardaroba più capiente e spazioso dal tagliato più simile ad un piccolo atelier sartoriale, con grande sala da bagno annessa.

L’utilizzo di materiali naturali e durevoli, come legni masselli, pietre e metalli fanno inesorabilmente parte dell’ecosostenibilità, riduzione dell’inquinamento a livello globale e abbassamento di quello domestico.

Personalmente ritengo che l’utilizzo di pezzi vintage e storici oltre ad avere un impatto quasi pari a zero sulle emissioni, mantiene alto il livello culturale e della storia del design ma diventa anche la nostra storia del vivere italiano”, una storia che non dobbiamo mai dimenticare, poiché è parte del nostro patrimonio culturale da portare con noi nel nostro futuro”.