with Andrea Naar Alba, top wedding planner
by Rita Bossi
Il desiderio di un matrimonio perfetto è ciò che accomuna ogni sposa. Realizzare un evento straordinario, cercare di dare concretezza a un sogno. Una sfida alquanto impegnativa ed è per questo che il progetto richiede pazienza, cura, ma anche creatività, perchè in ogni matrimonio ci deve essere, oltre al tutto previsto, pianificato, anche quel tocco personale che può renderlo unico. Una ricerca accurata dei materiali, la scelta della location, lo studio delle tradizioni, l’empatia e il dialogo sono soltanto alcune delle mansioni e delle attitudini che deve possedere chi si occupa di wedding ed eventi.
Stimata esperta del settore, tra le più apprezzate a livello nazionale, Andrea Naar Alba, colombiana di nascita, di origini libanesi, cresciuta a Milano e residente a Londra, ha fondato Italy Inspires, una community di wedding planners che promuovono le bellezze dell’Italia e le sue eccellenze ad un pubblico internazionale di coppie affinché scelgano il bel paese come cornice perfetta per le loro nozze da sogno.
L’abbiamo intervistata per conoscere preferenze, le tendenze e consigli su come diventare wedding planner di successo e quali saranno le prossime tendenze per gli sposi attenti all’ambiente che scelgono un matrimonio natural chic.
Come si diventa wedding planner ?
“Con tanto studio, gavetta, errori, idee, pazienza, curiosità e determinazione. Oggi per diventare wedding planner ci sono svariate accademie e corsi di formazione disponibili che non esistevano quando, 11 anni fa, scelsi questo mestiere. Allora c’erano solo un paio di corsi validi e per gran parte ci si faceva le ossa sul campo. Bisogna prestare molta attenzione ai programmi e docenti dei corsi, al loro percorso e CV, se chi insegna ha all’attivo matrimoni e fa realmente il wedding planner o se il corso è solo un mezzo per “fare cassa” sui sogni altrui. La vendita di fumo e gli specchietti per le allodole sono dietro l’angolo”.
Organizzare eventi è così divertente?
“No non lo difinirei divertente, sarebbe riduttivo. Credo sia molto soggettivo, bisogna essere molto preparati e competenti per diventare organizzatore di eventi. È sicuramente un bel lavoro, molto faticoso e che richiede sacrifici, ma se svolto con passione, serietà’ e professionalità può dare grandi soddisfazioni, non solo economiche. Sui social e pagine web si legge e si vede solo il prodotto finito ed il mondo “paillettato” degli eventi fatto di fiori, lustrini e fuochi d’artificio. Dietro ad ogni evento ci sono ore incalcolabili di lavoro, notti insonni, picchi di stress e adrenalina che possono incidere sulla propria salute, treni e aerei, giornate non stop in piedi per più di 20 ore, weekend via dalle famiglie soprattutto nei periodi in cui, se si hanno figli, loro hanno vacanze e tempo libero. Sarebbe un bell’esperimento far vedere cosa succede dietro le quinte di un evento e ciò che spesso ci ritroviamo a dover gestire: dare una spazzata alla chiesa perché consegnata sporca, asciugare le sedie della cerimonia dopo un temporale, riempire i generatori, tenere gli ombrelloni agli ospiti sotto la pioggia, approvvigionare di acqua e caffe i fornitori, avere a che fare con ospiti ubriachi, tenere il vestito della sposa mentre lei va in bagno, avere la bacchetta magica per ogni situazione (che tra l’altro purtroppo non abbiamo!)”.
E’ vero che il wedding planner è il confidente della sposa?
“Per una sposa il wedding planner può rappresentare molte figure: psicologa, personal assistant, amica, fata madrina, genio della lampada… La confidenza non nasce con tutte le spose, con alcune si crea un rapporto più personale e informale e quindi anche confidente, con altre meno. Da tenere presente che oggi abbiamo a che fare con tante ‘Bridezillas’ e questo non aiuta ad instaurare sempre un rapporto di confidenza ed empatia”.
Donna, professionista riconosciuta a livello internazionale e con tanti successi all’attivo pur avendo un’età giovane rispetto alla media del nostro Paese: qual è il tuo sogno nel cassetto?
“Il mio sogno nel cassetto è quello di poter costruire e gestire un mio boutique hotel di lusso nella regione italiana che amo di più: la Sicilia! Il mio lavoro mi ha permesso di conoscere da vicino il mondo dell’hospitality di lusso per il quale ho sviluppato una grande passione negli ultimi 3 anni, al punto di essere diventata con il mio secondo marchio B2B ItalyInspires.com, punto di riferimento in Italia per location e hotels che desiderano prepararsi e posizionarsi ad accogliere e ospitare Destination weddings di super lusso per clientela straniera. Non e’ solo un marchio di organizzazione di eventi per addetti ai lavori (i.e. format ‘dreaming of’), offre anche consulenza mirata ad accompagnare locations, hotel, fornitori nella definizione di una strategia di marketing e vendite, nel mirare il posizionamento, nel migliorare alcuni processi distintivi, l’ufficio stampa e la comunicazione (con la partnership di Allumeuse), il social media marketing, space & layout design, styled photo shooting etc. Insomma Italy Inspires e’ un partner e ponte prezioso tra l’offerta di alto potenziale italiana e una clientela internazionale estremamente esigente”.
Matrimoni green. Sarà questa la tendenza del prossimo anno. 3 tips per le nozze perfette green.
“Si parla di nozze green o eco sostenibili già da qualche anno. Ho letto molto sull’argomento e sorrido quando trovo tips sicuramente magnifici e utili, ma talvolta irrealizzabili in un evento come quello delle nozze, soprattutto nel segmento destination weddings di lusso. Il concetto di destination wedding di per se, in cui c’e una movimentazione di persone/ospiti da un continente o un paese a un altro risulta difficilmente “green”. Sicuramente sta a noi wedding planner cercare di educare i nostri clienti e renderli più consapevoli e responsabili con accortezze in un’ottica eco sostenibile come ad esempio: Scegliere solo materie prime di stagione sia per la preparazione del menu di nozze che nella scelta dei fiori, nella scelta del catering richiedere sempre al catering/ristorante l’origine degli ingredienti e prodotti utilizzati per la preparazione del menu ed esigere che siano bio e/o di produzioni locali, anziché smaltire i fiori far creare composizioni che possano essere riutilizzate o portate dal fiorista nelle chiese di paese, in case per anziani o altrove, scegliere una location dove si possano organizzare sia la cerimonia che il ricevimento, onde evitare ulteriori spostamenti da una location all’altra”.
Entriamo nel dettaglio di un matrimonio green. Quali sono le principali scelte da fare per evitare inutili sprechi e massimizzare le risorse di una festa tanto bella quanto impegnativa in questi termini?
“Le principali scelte, come anticipato nella risposta precedente, riguardano scelta della location, del catering e menu di nozze, provenienza e stagionalita’ di materie prime e fiori”.
I matrimoni green non sono molto diffusi in Italia, eppure noi amiamo festeggiarli alla grande. Pensa che gli italiani siano pronti per essere più ecologici anche quando si tratta di sposarsi?
“Penso non sorprenda il dato relativo a nazionalità di sposi che al pari degli italiani o maggiormente amino festeggiare alla grande come ad esempio indiani o libanesi. A differenza di questi, a mio parere gli Italiani sono più pronti ad essere più ecologici anche in un evento come il matrimonio, ma penso anche che le generazioni dei futuri sposi porteranno una bellissima ondata di sensibilizzazione su questi temi e sarà un complicato e magnifico compito portarli all’altare. Sono loro che ci stanno insegnando e chi spingeranno a innovare e innovarci a tendere nel nostro ruolo, indipendentemente dalla loro nazionalità”.