L’Unione Ristoranti del Buon Ricordo, la prima associazione di ristoratori nata in Italia, ha presentato i nove nuovi ristorante che da quest’anno fanno parte dei 103 i locali (di cui 10 all’estero fra Europa e Giappone) del sodalizio, fondato nel 1964 per salvaguardare e valorizzare le tante tradizioni e culture gastronomiche italiane. A una felice e puntuale idea di Dino Villani, uomo di cultura e maestro di comunicazione, si associò un gruppo di ristoranti di qualità con l’obiettivo di ridare notorietà e prestigio alle tante espressioni locali della tradizione gastronomica italiana, a quell’epoca poco valorizzata. A caratterizzare ciascun ristorante, e a creare fra loro un trait d’union, è oggi come un tempo il piatto-simbolo dipinto a mano dagli artigiani della Ceramica Artistica Solimene di Vietri sul Mare su cui è effigiata la specialità del locale, che viene donato agli ospiti in memoria di una piacevole esperienza gastronomica da ricordare.
A condividere e sostenere i progetti dall’URBR per promuovere il meglio dell’enogastronomia italiana: Confagricoltura, Consorzio Franciacorta, Consorzio Parmigiano Reggiano, Coppini Arte Olearia, Filette Prime Water, Illy Caffè, Latterie Inalpi, Zanussi Professional. Un sodalizio tra i Partner e il Buon Ricordo che consente rappresentare al meglio la straordinaria ricchezza e poliedricità della cucina regionale italiana, riscoprire antichi sapori dimenticati nell’archivio della memoria e gustare di nuovi sapientemente composti. Perché il Buon Ricordo guarda avanti.
A condividere e sostenere i progetti dall’URBR per promuovere il meglio dell’enogastronomia italiana: Confagricoltura, Consorzio Franciacorta, Consorzio Parmigiano Reggiano, Coppini Arte Olearia, Filette Prime Water, Illy Caffè, Latterie Inalpi, Zanussi Professional. Un sodalizio tra i Partner e il Buon Ricordo che consente rappresentare al meglio la straordinaria ricchezza e poliedricità della cucina regionale italiana, riscoprire antichi sapori dimenticati nell’archivio della memoria e gustare di nuovi sapientemente composti. Perché il Buon Ricordo guarda avanti. Non è solo tutela della tradizione gastronomica del Bel Paese, ma anche e soprattutto valorizzazione in chiave contemporanea di queste radici: questa è la linea lungo cui si sta muovendo con decisione il Consiglio direttivo dell’associazione, presieduto da Cesare Carbone del Ristorante La Manuelina di Recco e coordinato dal Segretario generale operativo Luciano Spigaroli del Ristorante Al Cavallino Bianco di Polesine Zibello.
Elegante e rinomato ristorante che porta con successo i sapori italiani nella capitale ungherese. Lo chef Rosario accanto ai tipici piatti tradizionali preparati a regola d’arte, propone anche molte pietanze dal proprio ricettario personale, prestando sempre attenzione alle stagioni e alle loro primizie. Spesso i piatti vengono preparati in sala accanto ai tavoli, cosa che viene particolarmente apprezzata dalla clientela. Il Menu, molto ricco, inserisce ogni giorno nuove proposte.
Situato all’interno del Boutique Hotel di charme Margherita e aperto anche agli ospiti esterni, il ristorante gourmet “M’ama!” propone con i sui piatti un viaggio alla scoperta dei profumi e dei sapori della Costiera Amalfitana. La cucina guidata dallo chef Raffaele Mascolo , interpreta in modo creativo – esprime il rispetto per le antiche ricette campane e la passione per i prodotti genuini della gastronomia locale. Rigorosamente stagionali .
Situato in un piccolo borgo di 280 abitanti alle spalle di una splendida Abbazia dei monaci cistercensi fondata nel 1084. La struttura del ristorante è un vecchio bar – macelleria di paese, totalmente ristrutturato e ampliato ma sempre nel rispetto delle strutture tipiche dei cascinali lombardi. Da ormai 19 anni, lo Chef e Proprietario Stefano Scolari propone piatti della tradizione a volte anche rivisitati (tartufo, pesce d’acqua dolce, paste fresche, risotti, filetti, tagliate ma anche piatti della tradizione contadina, quali coniglio e faraona). Golosa la carta dei dolci di produzione propria.
La Locanda Belvedere nasce nel 2007 sui resti di un vecchio casolare a Castelnuovo al Volturno. In questo piccolo fazzoletto montuoso del Molise, nel cuore del Parco Nazionale di Lazio, Abruzzo e Molise, la natura offre alle sapienti mani dello chef Rufo erbe spontanee, funghi e selvaggina che egli stesso, con amore e passione elabora e serve in tavola.
A pochi chilometri da Fiuggi e un’ora da Roma, con uno splendido panorama che affaccia sui monti Ernici, Nu’ Trattoria Italiana dal 1960, gestita dalla famiglia Tassa, propone piatti della tradizione ciociara e italiana utilizzando cotture antiche e prodotti locali.
Sono 9 i nuovi ristoranti, con le loro specialità ad arricchire la guida 2020 del Buon Ricordo: ad Abbadia Cerreto (LO) l’Antica Osteria del Cerreto con la Lombata di coniglio con pancetta e olive al Balseto Laudense, a Rocchetta a Volturno (IS) la Locanda Belvedere con i Ravioli scapolesi de.co con sugo di capra, a Acuto (FR) la NU’ Trattoria Italiana dal 1960 con le Costine glassate alle erbe ciocare, a Praiano (SA) il Ristorante M’ama con il Tonno rosso del Tirreno, scottato con senape, miele e primizie di stagione, a Vietri sul Mare (SA) il Ristorante Pascalò con gli Spaghetti cacio, limone e San Marzano, a Rivanazzano Terme (PV) il Ristorante Selvatico con i Malfatti del Selvatico, a Vercelli la Trattoria Paolino con la Panissa alla vercellese, a Monaco di Baviera il Ristorante Der Katzlmacher con il Raviolone di magro ma non troppo, a Budapest la Trattoria Pomo d’Oro con il Fegato d’oca gratinato alla mozzarella di bufala.
Aperta nel 1983 a Monaco di Baviera e dal 2006 ha sede nella Bräuhausstrasse. Un ambiente familiare ed accogliente, è portabandiera della più autentica gastronomia italiana. La cucina attinge alle tradizioni regionali, spaziando fra i piatti più tipici, preparati tutti con prodotti originali italiani. Il Menù viene attualizzato giornalmente. Il tutto è completato da una carta dei vini di circa 250 etichette.
Di Pasquale Vitale, per gli amici è Pascalò. Da qui l’origine del nome del suo ristorante. Con la passione e l’orgoglio delle proprie origini, facendo tesoro della tradizione familiare, propone in tavola ricette gelosamente tramandate, che ama recuperare e condividere. Spettacolari i suoi piatti di pesce
Il ristorante si trova all’interno dell’Hotel Selvatico. A seguirlo è la proprietaria Piera Spalla, cuoca dell’Alleanza Slow Food. Piatti legati alla tradizione e all’identità di Rivanazzano e ai prodotti locali. D’inverno si possono gustare i famosi salami cuciti e i formaggi di alpeggio, nonché castagne, zucche e molti altri prodotti del territorio di piccole aziende locali. Al Menu del territorio si affianca anche un Menu vegetariano.
La cucina dello chef Paolo Talarico è schietta e creativa. La sua parola d’ordine è, e resterà sempre, “Etica e passione” nel rispetto delle materie prime e del cliente.