Finché non lo incontri ti chiedi che impressione ti farà. Quando poi gli parli a quattr’occhi ti rendi conto che l’apparenza, nel suo caso, lascia ampio spazio all’immaginazione. Perché Daniel Lismore, artista e scultore inglese, noto per la sua capacità di usare il proprio corpo come fosse una tela e indossare fitting elaborati attraverso cui comunicare, è una persona “semplice”. A tratti timida. Quando incontri il suo sguardo, scopri una grande sensibilità e umanità.
Per conoscere meglio il suo genio creativo, fino al 1 agosto presso il palazzo Nazionale delle Arti di Napoli è aperta la straordinaria esposizione “INCLUSION” tra Arte e Moda “Be yourself, everyone else is already taken”.Un’exploit per l’artista, all’esordio in Italia con una sua Personale, che per l’occasione ha presentato anche un volume che racchiude le trentadue sculture tridimensionali protagoniste della sua prima mostra museale negli USA.
La mostra, promossa dall’Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli, vede come protagoniste le idee in movimento degli studenti dell’Accademia della Moda IUAD di Napoli, che hanno tratto ispirazione proprio dall’inclusione, tema convergente alla poetica di Lismore, che ha reso la propria vita un’opera d’arte.
L’esposizione, perfetto connubio tra arte, moda,politica, è un’esplicito invito ad essere, ritrovare o scoprire se stessi. Un’incoraggiamento a usare il proprio corpo come una tela nel desiderio di incoraggiare la libertà di essere, pensare e percorrere il proprio cammino di vita conformemente al proprio io più vero. Il progetto espositivo, curato da Nunzia Garoffolo, si sviluppa in un percorso in cui si intrecciano e dialogano tra loro i lavori degli studenti dell’Accademia con quelli dell’artista inglese.
L’avvincente exhibition è enfatizzata da installazioni olfattive impreziosite da fragranze create da Lismore stesso, di cui sono protagonisti i suoi autoritratti, concepiti come vere e proprie sculture tridimensionali a dimensione reale.
Leit motiv del percorso composizioni musicali realizzate appositamente per Lismore da Einar Orn, celebre artista islandese.
Spiega Nunzia Garoffolo: “le sculture e gli assemblaggi vestimentari che adornano le creazioni di Daniel, unendo pezzi di alta moda (catturati da designer quali Alexander Mc Quinn, Jean Paul Gaultier, Vivienne Westwood) vintage e preziose stoffe , tracciano una visionaria antropologia che parla del sé, dell’inconscio, di identità, sollecitando e incoraggiando la riflessione sull’individuo, inteso come singolo, e nello stesso tempo sull’umanità nella sua multiformità”.
Una dialettica che è frutto delle esperienze personali dell’artista , che si avvale di “tra-vestimenti”, ossia l’andare oltre il vestirsi , oltre l’elemento materico del sè e della vita per cogliere l’immateriale, i valori dell’umanità nella sua pienezza.
“Per me vestirmi è architettura. Spiega Lismore. “E non mi considero un’eccentrico. Uso la gravità, il colore, le texture, forme ed estendo la percezione del mondo che mi circonda attraverso un’ idea del momento o mi affido all’ istinto. In ogni look che realizzo ci sono centinaia di storie e idee. Non mi preoccupo del modo in cui l’ osservatore le vede, poiché ognuno le vede in modo diverso. Molte delle mie idee sono fraintese, ma lo accetto, perché in questo modo imparo molto dal punto di vista degli altri”.
INCLUSION tra Arte e Moda. “Be yourself, everyone else is already taken”
PAN Palazzo delle Arti di Napoli
Via dei Mille 60