Bove Lover, storico ristorante monzese, si rinnova con un’originale formula che abbina tagli di carne insoliti a innovativi cocktail arricchiti con grasso animale. Un nuovo modo di scoprire e gustare la carne all’insegna della sperimentazione.
Per chi non si accontenta di mangiare la carne, da oggi sarà anche possibile berla grazie all’ultima tendenza della mixology nata negli Stati Uniti e approdata, in esclusiva, sui tavoli del bistrot Bove Lover (www.bovelover.com): i cocktail alla carnerealizzati con la tecnica del fat washing,letteralmente lavaggio dei grassi. L’abbinamento tra drink innovativi e tagli di carne insoliti rappresenta una novità interessante in termini di food e beverage, che parla direttamente ai “nerd della cucina” e agli amanti della carne, nata dall’esperienza del macellaio Angelo Rasellie dell’imprenditoreGiovanni Porcu del gruppo Food Brand. Firma ladrink list Toel Colombo, “maestro” del bancone in locali rinomati della movida milanese. L’unione tra cucina e imprenditoria ha dato vita a una versione 4.0 dello storico locale monzese,un laboratorio dedicato all’offerta innovativa e di altissima qualità del prodotto carne, nei suoi tagli tradizionali, dimenticati e ritrovati, dove la parola d’ordine è sperimentazione.
Dopo alcuni lavori di rinnovamento, il locale riaprirà al pubblico il18 maggio, sempre in via Bergamo 11, accogliendo gli amanti della buona tavola in un ambiente caldo e raffinato a metà tra un confortevole bistrot e la macelleria di fiducia. «La nuova formula – spiega Giovanni Porcu, ceo di Food Brand – ci consente di guardare a uno sviluppo su scala nazionale. La prossima tappa sarà ovviamente Milano, dove stiamo valutando già diverse location. Un’eccellenza artigiana monzese come quella di Bove Lover merita di crescere e stiamo lavorando alacremente in questa direzione».
Oltre ai best seller e ai piatti storici, come la fiorentina e il filetto, che hanno reso negli anni Bove Lover partner fedele degli amanti della materia nella sua natura più pura, anche una selezione di carni sempre diversa, con un’attenzione particolare ai tagli ritrovati tipici della tradizionema ancora poco conosciuti.
A tutto questo si aggiunge la novità che farà impazzire gli amanti della carne: cocktail creati con grasso animale e vegetale, drink a base alcolica con l’aggiunta di grassi animalie vegetalifusi, mixati e successivamente separati tramite congelamento, come vuole la tecnica del fat washing, già famosa a Manhattan grazie all’estro dei barmanche hanno saputo unire il carattere del liquore al sapore della carne. Una procedura che permette di percepire il sapore del grasso animale nel cocktail senza berlo davvero. L’ispirazione è quella del food pairing, ovvero l’abbinamento di cibi particolari. Protagonista della drink list è il Good Manners, un cocktail dal gusto deciso che si sposa con ogni tipo di carne, realizzato con whisky Caol Ila 12 e bacon, miscelati e separati tramite fat washing, e guarnito con bacon croccante e scorza d’arancia. A ricordare l’atmosfera degli gnocchi della nonna ci pensa il Guatemalteco T panchrealizzato con una base di Zacapa Solera e burro, miscelati e separati con la tecnica fat washing, e guarnito con foglie di salvia.