È l’immagine di Amelia Earhart, e le sue attraversate in solitaria dell’Oceano Atlantico, ad ispirare l’inverno CALCATERRA 19/20. La sua figura carismatica, forte, libera e appartenente al secolo scorso, disegna l’intero impianto della collezione.
Prima donna a tentare il giro del mondo in aereo, celebrità assoluta del suo tempo, business woman ante litteram, animata da un indomabile desiderio di libertà. A lei Calcaterra dedica una collezione CONTEMPORANEA e MODERNA, POLIEDRICA e IRONICA, MASCOLINA PER SCELTA, ma estremamente FEMMINILE PER NATURA.
Nel segno del più maniacale studio delle forme, Calcaterra RIVOLUZIONA la linea e la ridisegna con asimmetrie ed esplosioni di volume, a volte esagerate, a volte succinte e sensuali. La continua alternanza di sovrapposizioni e intersezioni traccia il DNA della collezione, come un volo acrobatico in solitaria. Le tuniche sono sovrapposte agli abiti, le gonne ai pantaloni mentre giacche e cappotti si inseriscono sotto pezzi in maglieria.
La GIACCA si evolve in una nuova dimensione, trasformandosi in tutto: cappotto, accessorio o un abito, il primo capo in valigia per un volo ideale oltre il tempo e le mode. La tuta da feticcio soggiogato alla sua funzione evolve fino alla sua versione più sofisticata: a bustier, in micro paillettes opache. La palette colori della stagione si amplia: dal cacao al bronzo, dal verde foresta a quello vitaminico. L’accent color è la mostarda di limoni. Il bianco è della neve, mentre il nero è solo in lurex. I materiali spaziano dagli accoppiati da trench, fluidi ma corposi, ai cotonieri dall’aspetto casentino, per nuove interpretazioni del cappotto. Le lane tecniche si alternano a lane liquide, peso tela, utilizzate per camiceria e pantaloni fluidi. I nuovi Galles dall’aspetto tweed reinterpretano cappotto, giacca e abito, creando uno stile “Scottish” volutamente rielaborato con tagli a volte esagerati, a volte succinti, o con ricamo paillettes fumé.
Una collezione che, prendendo ispirazione da una frase di Amelia Earhart, ci ricorda che la moda DEVE far SOGNARE. «Tutti hanno un oceano su cui volare se hanno il cuore per farlo. È spericolato? Può essere. Ma cosa sanno i sogni dei confini?»