Mondi equidistanti che si incontrano e si scontrano. Dimensioni parallele che si mescolano dando vita ad una donna forte e sicura. Come in un tunnel senza scorciatoie. La luce arriva al momento giusto. E ciò che hai raccolto durante il viaggio è vivo più che mai.
Il brand di abbigliamento Martinacella, nato nel 2015 della mano della giovane designer di Tomelzzo, lancia nella passarella di AltaRoma, la nuova collezione ispirata a un personale e sensoriale viaggio in Romania, “il mio viaggio in Romania, i social, i disegni fatti a mano, le giacche da sci vintage di mio papà, i Ricordi dell’adolescenza, Celine, gli accostamenti sbagliati, la voglia di vincere, profumo dei _ori, gli abiti tradizionali di ogni terra, la sensazione di smarrimento, Loewe, i tessuti fatti a mano, le idee della mia sarta polacca”.
Il folk si fa sentire, tra frange, patchwork di fantasie e ricami geometrici. Abiti tradizionali rivisitati e messi a nuovo. I popoli dell’est Europa regalano ispirazione. Sovrapposizioni di panni, eco-pellicce e nastri stretti che segnano il punto vita. La lana lavorata a maglia da mani esperte, crea disegni e fantasie. Foulard sfrangiati e decorati a festa incorniciano i volti.
La tradizione della campagna incontra il rigore della città. Due donne che si odiano e si amano. In città si indossano i pantaloni e le giacche hanno le spalle larghe, come quelle degli uomini. I tailleur sono tinta unita, le fantasie sono tutte bandite tranne quelle maschili. Fa eccezione il tempo libero. Stampe animalier si accostano a stampe floreali creando contrasti netti e geometrici che spaccano in due la silhouette. I punti vita sono fasciati, le maniche arricciate, le gonne midi. Gli abiti drappeggiati ed incrociati. La dinamicità dei colori ricorda il mondo dello sport anni 90.
Precisamente tutto ciò che ruota attorno allo sci. Volumi oversize trattenuti da cinture impunturate, spalle scese, fuseaux fascianti. Lo sguardo al passato fa riaffiorare tessuti tecnici spalmati, piumini imbottiti e pile stampati. Il ritorno alle tute intere annodate in vita durante i break tra una discesa e l’altra. Le maglie termiche in costine di lana diventano anatomiche grazie a ricami ed impunture colorati. La cartella colori è viva. Viola, verde prato, azzurro, rosa flamingo, rosso fluo, ottanio e verde petrolio. Il bianco ed il nero neutrali ma indispensabili.