Design e la manualità, le forme e idee innovative. Un progetto living che si avvale della collaborazione di prestigiosi interior designer e architetti ai quali fornisce i suoi pregiati materiali per personalizzazioni ed edizioni limitate supportandoli nello sviluppo dei progetti. Mmairo cerca per i suoi prodotti “vestiti su misura”, sempre pronta a seguire l’ispirazione di artisti creativi che nel marmo sappiano vedere bellezza e perfezione
MMairo diventa protagonista anche nel living: la cultura del dettaglio si sposa con l’estetica orientale. Lo scultore Michele Chiossi, ad esempio, che rilegge le forme nel suo peculiare tratto a zig zag e, riscrive la statuaria nella plasticità del modellato utilizzando materiali nobili (sopratutto il marmo) ma anche quelli più tecnologici (neon, gomme uretaniche, resine epossidiche) utilizzandoli spesso, in modo combinatorio,ha pensato a un elemento flessibile ma ben radicato, proprio come il marmo: il bambù, riferimento e modello per la collezione Jap Vegetation (kadomatsu emoji). Un vaso in diverse misure, due porta candela e un set di brocca e piccoli bicchieri, per forme creative che rimandano alle fitte foreste, allo stelo del bambù, apparentemente fragile ma decisamente resistente. Elementi che paiono svuotati da ciò che di superfluo c’è, pronti ad accogliere la saggezza e la bellezza della natura e, non ultimo, ad augurare buona fortuna.
Ma Chiossi ha anche raccontato una storia, ideale per essere servita: il marmo carrarese per secoli è stato estratto con la sola forza delle braccia degli operai, non esistevano infatti macchinari che potessero venire loro in aiuto se non cunei di legno o di ferro piantati con la punta. Poi venne l’esplosivo nel Settecento e il filo elicoidale nell’Ottocento, infine solo negli anni ’80 del Novecento ecco l’innovazione del filo diamantato per staccare dal monte la tagliata. Tutto un mondo in un oggetto che sì è “per sempre” un vassoio in marmo bianco statuario e bardiglio. A forma di diamante. Chiossi prosegue la sua linea Kadomatsu realizzando il servizio da saké: tazze e tokkuri, riti orientali che ben si adattano alla sobria eleganza del marmo Verde Guatemala.
Dall’incontro di Matteo Cibic (designer e direttore creativo conosciuto pe ri suoi oggetti antropomorfi, dalla forme ludiche) con Mmairo nasce Homage. Omaggio al marmo che si fa oggetto quotidiano, ride e si diverte; omaggio al gesto scultoreo carrarese, capitolo glorioso della storia dell’arte italiana, di maestri del marmo al contemporaneo ambientale.
La forma segue le idee di Cibic che nelle sue creazioni non rinuncia mai all’antropomorfismo e all’allegria, richiama i visi arcaici della scultura tribale, le maschere, gli idoli. Richiama – l’Homage – l’Art Nègre tanto amata da Amedeo Modigliani, livornese, pittore e scultore capace di fare “affiorare le linee”. Tratti che hanno affascinato Cibic che ha reso un vaso un viso allegro, le orecchie sporgenti in contrasto, un portafrutta ispirarsi a una maschera tribale, un’alzata in rosso levanto si fa bandiera con il bianco imperiale e il nero marquinia, quasi a indicare che l’incontro tra opposti può esistere. I colori, i marmi, ci raccontano, nei pezzi di Cibic incontri fortunati, ore liete, celebrate da oggetti indimenticabili. Come Pietro, un vaso che trascende l’utilizzo per celebrare un modo di fare arte che è gesto dell’inconscio, memoria collettiva, eredità materica. Cibic omaggia la grande scultura toscana, nell’esperienza di Pietro Tacca, grande rappresentante del barocco fiorentino, con un vaso che è allegria pura, intervallo di bianco e nero.
La fierezza del marmo incontra l’oggetto, il dettaglio in tavola, il contenitore che arreda, che rende unico l’ambiente perché nato da materia e idea. Ivan Colominas torna a confrontarsi con il marmo e lo fa scegliendone il bianco michelangelo e nero marquinia che caratterizzano la prima collezione Materia e Tavola. I marmi impreziosiscono oggetti che parlano di quotidianità, di personalità: forme definite ma morbide, coperchi che non chiudono definitivamente ma si appoggiano lievemente sulle forme.
Una serie essenziale declinata in cilindri che variano solo nelle grandezze senza dimenticare che il contenitore è il miglior alleato nell’organizzazione decisa di un luogo. Il marmo è materia perfetta in cucina, puro, levigato, facile da pulire. Questo prezioso materiale si è lasciato modellare dalle idee del designer spagnolo Ivan Colominas per una tavola elegante, un servizio impeccabile, creativo e definito nelle forme. La collezione è un omaggio a uno dei grandi maestri del design e dell’architettura italiani: Angelo Mangiarotti, così legato al territorio apuano e ai suoi artigiani, autore di pezzi di design emblematici realizzati in marmo. Una collezione che offre un’infinità di applicazioni: servire, decorare, presentare, contenere, degustare. Colominas si ispira alla canestra caravaggesca per un centrotavola che riporta il marmo in una dimensione estremamente realista.